9 Aprile 2014

Asta deserta per comprare la pizzeria Don Chisciotte di viale Galilei: presto un nuovo bando


E’ andata deserta l’asta per rilevare la pizzeria Don Chisciotte di viale Galilei. Nessuna proposta di acquisto è giunta al curatore fallimentare Evaristo Ricci, il quale aveva pubblicato un bando che prevedeva un’offerta minima di 225 mila euro. Il perito del Tribunale di Prato aveva infatti stimato il valore dell’attività in 200 mila euro, a cui si aggiungevano i 25 mila euro di beni e attrezzature.

Il locale, coinvolto due anni fa nei sequestri dell’inchiesta sul clan Terracciano, è rimasto attivo in questi anni grazie all’esercizio provvisorio. Se da una parte, dunque la vecchia società è stata dichiarata fallita un anno fa dal Tribunale di Prato, la pizzeria ha continuato ad operare e a dare lavoro a otto dipendenti, più alcuni camerieri a chiamata per il fine settimana.
La gestione commissariale ha l’obbiettivo di salvaguardare, oltre ai posti di lavoro, anche il valore dell’attività, in modo che dalla vendita della pizzeria si possa ricavare il denaro per i creditori della società fallita.

Dopo il primo bando andato deserto si profila adesso un secondo tentativo di vendita: se nelle esecuzioni immobiliari il ribasso d’asta è del 20%, in questo caso il comitato dei creditori e il giudice potrebbero optare per un ribasso più contenuto. La pizzeria ha infatti diversi motivi di attrattività: una clientela affezionata, la collocazione in una zona centrale e senza problemi di parcheggio. Chi rileverà il locale non si accollerà i debiti della società fallita, ma avrà come unico obbligo quello di mantenere l’organico attuale e di subentrare nel contratto di affitto, il cui canone annuo è di 26.400 euro (più Iva), con un aumento del 5% dal luglio 2016. La pubblicazione del nuovo bando avverrà dopo la convocazione del comitato dei creditori, che si riunirà nelle prossime settimane.

D.Z.

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