29 Aprile 2014

I tessuti pratesi in fibra di cellulosa conquistano l’Onu: il Gruppo Marini testimonial del rispetto dell’ambiente


I tessuti pratesi in fibra di cellulosa del Gruppo Marini Industrie sono stati protagonisti a Ginevra, nella sede dell’Onu, della Giornata Internazionale delle Foreste. L’azienda Marini&Cecconi ha fornito i tessuti per gli abiti indossati dai ballerini nella performance ispirata all’opera “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto. Le foreste, il mondo vegetale e la natura nel suo complesso sono patrimoni di cui occorre avere cura e rispetto: questo il messaggio dell’evento, organizzato ogni anno dall’ONU e quest’anno nel segno della moda, coinvolgendo oltre allo stesso Pistoletto anche prestigiosi operatori del mondo del fashion internazionale. Fra questi Mario Boselli e Jane Reeve, rispettivamente ​presidente e ​Ceo della Camera della Moda Italiana.

I ballerini hanno danzato al Centre d’Art Contemporain Genève indossando abiti e accessori realizzati con tessuti e materiali ricavati dal legno e disegnati da stilisti e artisti che hanno collaborato con Città dell’Arte e con la sua piattaforma Fashion B.E.S.T.
“Siamo stati felici e lusingati che il maestro Pistoletto insieme con Città dell’Arte abbiano pensato anche a noi come fornitori dei tessuti per i ballerini” – commenta Francesco Marini, 37 anni, responsabile commerciale di Marini Industrie per i principali clienti di Italia e Nord America – “Abbiamo fornito tessuti stretch a disegno jacquard in Tencel®, una fibra di cellulosa estratta dal legno che è ben nota per le sue ottime prestazioni e che la nostra azienda sa interpretare in chiave fashion con risultati sorprendenti. Gli stilisti della piattaforma B.E.S.T. ne hanno tratto costumi suggestivi, che evocavano nel movimento dei ballerini un forte senso di libertà e di leggerezza ispirato alla natura. Per noi un’esperienza bellissima, che valorizza il nostro impegno e che ci ha fornito ulteriore stimolo ad andare avanti sulla via di produzioni rispettose dell’ambiente e della salute di consumatori e lavoratori. Anche la moda può contribuire alla sostenibilità”.

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