Un pozzo in Tanzania, è il progetto della Caritas pratese per la «Quaresima di carità 2014»


Un pozzo per dare acqua al villaggio di Stelingi in Tanzania nell’Africa orientale. È questo l’obiettivo della «Quaresima di carità» 2014, la raccolta offerte che ogni anno la nostra diocesi promuove in occasione della Domenica delle Palme per sostenere un progetto della Caritas. Così, domani e domenica, in tutte le messe celebrate nelle chiese e nelle parrocchie pratesi, quanto raccolto al momento dell’offertorio sarà devoluto per questo progetto solidale in Africa.

«Lo sappiamo, Prato sta vivendo da anni una situazione di forte crisi e c’è tanto bisogno anche qui, – afferma il direttore della Caritas diocesana Idalia Venco – ma nonostante questo non possiamo chiuderci di fronte alle sofferenze di chi è più povero di noi e non ha nemmeno una risorsa fondamentale come l’acqua». Mons. Nedo Mannucci, vicario generale della diocesi, lancia un appello alla generosità dei pratesi: «Come dice Gesù nel Vangelo: “Ho avuto sete e mi avete dato da bere”. Sì, un bicchiere d’acqua per bere. E in tanti possiamo dar bere a tanti!».

Recentemente Idalia è andata in Tanzania per rendersi conto della realtà e si è trovata di fronte ad una situazione drammatica. A Stelingi, che si trova vicino alla città di Same, vivono 2500 persone, ci sono molte scuole, c’è un orfanotrofio, ma mancano praticamente le risorse idriche. «Per approvvigionarsi le donne e i bambini devono farsi 5 chilometri, spesso a piedi, per riempire le taniche – racconta Idalia – anche le scuole si riforniscono con autobotti due volte a settimana. È una situazione insostenibile». In particolare le donne e i bambini impegnano la quasi totalità delle loro giornata alla ricerca di acqua.
Il territorio non è però privo di falde e sorgenti, il villaggio ne ha una utilizzata da tutti e quindi non sufficiente al fabbisogno, ma c’è il problema di progettare e realizzare lavori di scavo e di raccolta delle acque. Il progetto della Caritas pratese prevede il finanziamento di un pozzo e la predisposizione di un sistema di distribuzione. Totale 42mila euro. «Ci vorranno circa due anni per trovare l’intera cifra dato che solitamente con la “Quaresima di carità” riusciamo a raccogliere tra i 20 e i 30mila euro», dice Idalia.

Non si tratta del primo progetto realizzato in Tanzania, il Paese ha altri contatti con Prato. Lì c’è una missione dei Cappuccini – dove è morto il compianto padre Corrado Trivelli in un incidente stradale insieme ad altri due confratelli e a un missionario laico – mentre due parrocchie pratesi, Cafaggio e Santa Maria delle Carceri con il gruppo Marimba, da anni sostengono e realizzano progetti in aiuto della popolazione.
Questa estate è già in programma un campo di lavoro promosso dalla Caritas a Stelingi, grazie al rapporto tra la nostra diocesi e quella di Same, al quale parteciperanno dodici giovani.

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