13 Maggio 2014

Il centro storico diventa un’opera d’arte: nel weekend installazioni e performance con “Prato Contemporanea”


L’arte del nostro tempo nei luoghi storici della città: ci pensa questo slogan a definire l’obiettivo di Prato contemporanea, la kermesse che da venerdì 16 a domenica 18 maggio porterà in città artisti di levatura nazionale e internazionale, in dialogo con il nostro tessuto urbano. Performance, mostre, installazioni di luce e street art con un percorso d’arte contemporanea che diventerà permanente per le piazze e le strade del nostro centro storico. “Si crea un ponte – sono le parole di Stefano Pezzato, responsabile area artistica del Centro Pecci – tra la storia e la memoria della città, il presente, in cui gli artisti stanno lavorando per lasciare nuove tracce, e il futuro, con l’apertura imminente del nuovo Pecci”.
In particolare, dopo l’incontro di ieri con Marco Lodola, che ha presentato la sua Margherita in Palazzo Datini, venerdì alle 19,30 l’artista internazionale Kaarina Kaikkonen inaugurerà la sua monumentale installazione Crossing Borders, sulle mura tra via Pomeria e la ex Campolimi (nella foto l’opera similare al Maxxi); alle 21,30 Carlo Bernardini presenterà invece “il passo della luce”, opera costruita tra il Cassero e il castello dell’imperatore. Domenica dedicata alla street art, con la presentazione del progetto urbano a cura di Gianluca Marziani sul Bastione delle Forche dalle 15 in poi. Il sabato 17 sarà invece dedicato completamente ad Emilio Isgrò, con un incontro alle 12 al Centro Pecci, l’inaugurazione della mostra Ritratti incancellabili alle 18 al museo di Palazzo Pretorio e infine, alle 21 al Met, lo spettacolo La pelle scorticata, sempre a cura di Isgrò. Per maggiori informazioni, visitare il sito www.prato-musei.it e la pagina facebook e twitter di Prato Contemporanea. “Questa attività non è fine a se stessa – sottolinea il sindaco Roberto Cenni da presidente del Centro Pecci – ma l’obiettivo è quello di seguire la cultura contemporanea all’interno della città, non solo dentro il museo Pecci, con l’esaltazione di monumenti antichi grazie anche queste nuove opere”.

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