18 Maggio 2014

Incendio al Macrolotto, la rabbia della Cgil: “Manca la volontà politica di fermare il sistema d’illegalità


“L’incendio al Macrolotto è ancora in corso e non abbiamo ancora notizie complete. La rabbia è però troppa per non prendere subito posizione verso quanto sta accadendo. Un’altra azienda cinese brucia. Ancora lavoratori vi dormivano all’interno. Sono passati poco più di sei mesi dall’incendio del primo dicembre scorso e dai lutti da questo provocati. Niente però è cambiato nel modo di lavorare e vivere all’interno del sistema illegale di produzione dell’abbigliamento sul nostro territorio.  Non poteva essere altrimenti, visto che non si è perseguito il sistema colpendolo nella sua capacità di produrre ricchezza. Un sistema nel quale la confezione è solo la fase finale, anche se più rischiosa per l’uso promiscuo dei capannoni e più conosciuta e documentata. È probabile che, ancora una volta, quanti non hanno approfondito l’argomento, ci parlino di schiavitù e di tutti i vari concetti che vengono tirati fuori quando l’obiettivo è fare delle dichiarazioni e non affrontare, per risolverlo, il problema. Noi, Filctem Cgil di Prato, da troppo  tempo inascoltati abbiamo provato a dare il nostro contributo indicando gli interventi e le modalità per contrastare questo sistema vergognoso irrispettoso delle persone e del lavoro. Ribadiamo che ancora una volta manca la volontà politica di entrare nel merito del funzionamento del sistema produttivo, per colpirne la capacita di produrre ricchezza, e di mettere insieme tutte le forze attualmente disponibili per contrastarlo efficacemente. Ogni macchina, per quanto complessa, funziona trasmettendo il moto attraverso gli ingranaggi. Per impedirne il funzionamento è importante capire quale è quello che, se bloccato, impedisce tutto il funzionamento e inserirci un granello di sabbia. Per cominciare a farlo basta un uso efficace delle forze esistenti. Scommettiamo che anche questa volta tutti avranno un sacco di proposte per intervenire sulle conseguenze e non sulle cause, con la stessa efficacia di chi vuole fermare l’acqua con le mani. E questo ci avvicinerà al prossimo incendio. Speriamo senza vittime”.

 Massimiliano Brezzo, segretario Filctem Cgil Prato

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Libertà di espressione
Libertà di espressione
9 anni fa

Speriamo che la prossima giunta sia finalmente capace di risolvere questo problema di legalità, schiavitù e degrado, ci abbiamo provato con Cenni e non ci sono riusciti.

Piopio
Piopio
9 anni fa

Proprio loro dicono questo? Hanno un bel coraggio a parlare. Cosa hanno fatto fino ad oggi se non criticare Milone che è l’unico che ha cercato di risolvere questa situazione ormai a livelli incontrollabili. E il loro compagno Rossi??? Parole parole parole….

Pippo El Primero
Pippo El Primero
9 anni fa

veramente i peggio del peggio….per libertà, sicuramente non sarà la candidata del 5 stelle che governerà Prato….visto la sua pochezza.

pisolo
pisolo
9 anni fa

Milone ha cercato di risolvere questa situazione ? Se cio’ è vero, visti i risultati, ha sbagliato metodo!

Libertà di espressione
Libertà di espressione
9 anni fa

Basta che non sia la destra

Il-Luca
Il-Luca
9 anni fa

Manca la volontà politica. Ci sono arrivati anche i Sindacati, non ci credo!!
Se ci sono arrivati loro, ci arriveranno anche questi che commentano?

CI SONO ARRIVATI I SINDACATI, UDITE UDITE!!!

Manca la Volontà di Napolitano.
Manca la Volontà di Rossi, che aveva detto che stava “preparando” 100 uomini.
Manca la Volontà di Renzi.
Manca la Volontà del Consolato Cinese.

Qui son stati fatti 1600 Controlli dalla SOLA Municipale di Prato.
Prima la Sinistra collusa di Prato non ne faceva.
Di quella sinistra che a parole è tanto attenta al lavoro e ai diritti, ma poi dipende. Se i Cinesi li chiami tu a Prato, poi va tutto bene no?
Il resto, è fuffa.

Libertà di espressione
Libertà di espressione
9 anni fa

Insomma secondo L’assessore la colpa è solo degli altri! Ma guarda, peccato che per 5anni ci sei stato te e Cenni a governare!

Maurizio
Maurizio
9 anni fa

A me risulta che sia conseguenza del lassismo, e non dico altro, delle giunte di sinistra dalla fine degli anni ’80 al 2009, che hanno permesso l’insediarsi di una comunità cinese che lavora, o meglio fa lavorare e vivere loro connazionali, in stato di schiavitù e in spregio alle più basilari norme sulla sicurezza e dei diritti umani. Credo che ci vorrebbero leggi nazionali che permettano di dare un seguito alle azioni di controllo fatte dalla Giunta Cenni. Certo non bastano 5 anni per rimediare ai danni fatti dalle giunte che hanno preceduto quella Cenni.

Enrica
Enrica
9 anni fa

Cenni contrastare i cinesi??? Ma lui è i suoi amici industriali il lavoro a chi li davano alle confezioni italiane o ai cinesi… Viaaaaaa

alessandro
alessandro
9 anni fa

potete continuare all’infinito a dire male di quello o di quell’altro ricordate sono tutti collusi dal pratese al cinese per questo non toglierai mai questo sistema di illegalita’,figuriamoci solo con le parole sia da destra che da sinistra.