20 Maggio 2014

Mutui facili ai cinesi, Milone aspetta risposte da Bankitalia: “Concessi prestiti a persone che presentavano dichiarazioni da fame”


Il dossier è stato già inviato nell’aprile 2013 a Bankitalia, ma da allora non ha avuto alcuna risposta. L’assessore alla sicurezza Aldo Milone torna alla carica e riporta all’attenzione la questione dei mutui facili concessi ai cinesi. Il documento presenta 23 casi particolarmente siginficativi anche se – negli ultimi 3 anni – le segnalazioni di mutui concessi a cinesi con troppa facilità dalle banche sono state un migliaio, in pratica una al giorno. Tutte segnalate all’Agenzia delle entrate. Il dossier mette nero su bianco nomi dei beneficiari, istituti di credito che li hanno concessi, cifre erogate e redditi dichiarati da chi ha potuto accendere un mutuo. Cifre che fanno impallidire se si pensa alle credenziali che una coppia o una famiglia devono presentare in banca per avere un mutuo finalizzato all’acquisto della casa o un artigiano per acquistare un macchinario. E spesso poi il credito non viene neanche concesso. Sono decine le banche citate nel documento. Per fare qualche esempio ad un soggetto è stato concesso un mutuo di 396mila euro. Il beneficiario aveva presentato una dichiarazione dei redditi di 383 euro nel 2008, 7mila nel 2009 e nel 2010 non aveva presentato la dichiarazione. Anche i due garanti insieme raggranellavano dichiarazioni irrisorie. Un altro si è visto concedere un mutuo da 362mila euro. Le tre ultime dichiarazioni sommavano un reddito di 5mila euro e senza garanti. “Non è possibile vedere cose di questo genere – ha detto Milone – siamo di fronte ad una discriminazione al contrario. Penso alle tante famiglie o artigiani che hanno dovuto chiudere perché non gli è stato concesso il credito. I casi sono stati segnalati a Bankitalia, ma non ho avuto alcuna risposta. Mi piacerebbe sapere da queste banche di fronte a quali credenziali hanno concesso questi mutui. Ci sono persone che risultano intestatarie di un’abitazione e presentano dichiarazioni dei redditi da fame. Poi qualcuno magari non paga le rate, la banca pignora la casa e la rivende a prezzo di svalutazione, creando anche un danno agli azionisti”.

 

 

 

 

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pisolo
pisolo
9 anni fa

Si Bankitalia ha tempo di rispondere a te Milone. Oltretutto è una questione che poggia su considerazioni da verificare

Andrea
Andrea
9 anni fa

Infatti tu continua a dormire…