Da carburatorista a spazio culturale: la nuova vita del chiesino di San Giovanni Gerosolimitano

Un piccolo gioiello dimenticato della città torna a brillare di fronte agli occhi dei pratesi: il chiesino di San Giovanni Gerosolimitano – uno degli esempi più significativi di romanico minore della nostra città, proprio dietro al castello dell’Imperatore – domani, giovedì 19 giugno dalle ore 18 in poi, verrà inaugurato dopo una lunga ristrutturazione. Diventerà un luogo in centro storico per la promozione artistica e culturale, con la vecchia navata che diventerà un open space per convegni, conferenze, presentazioni e performance. Spazio anche all’editoria e alla discografia, oltre che alla possibilità di acquistare biglietti per tutti i concerti grazie al punto Box Office integrato.
Una perla architettonica del XII secolo di cui molti concittadini non conoscono nemmeno l’esistenza, tornata alla luce grazie agli sforzi di Fonderia CultArt: “La sua è una storia travagliata – spiega Francesco Fantauzzi, presidente dell’associazione che si è fatta carico del progetto di recupero – che nasce ad opera dell’Ordine dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, poi di Malta. Questi decisero appena fuori dalle mura antiche di costruire un luogo di accoglienza e ricovero”. Da quel momento il chiesino è prima rimasto un vero e proprio ospedale – almeno fino al XVIII secolo, quando la struttura venne soppalcata – e poi, dopo la seconda guerra mondiale, ha come nascosto la sua storia per diventare prima un magazzino dei vigili del fuoco, poi, dopo l’acquisto da parte di un carburatorista, un’officina, fino ai primi anni del 2000. La sua origine e il suo stile si riconoscono sin dall’esterno, con la facciata in laterizio e le decorazioni in cotto stampato. Un percorso quasi millenario, che torna protagonista della nostra città con la nuova vita del chiesino: da settembre è previsto un calendario di eventi che verrà presentato tra qualche settimana. È inoltre possibile affittare lo spazio per eventi organizzati.