16 Giugno 2014

Riforma della pubblica amministrazione, tagliato del 50% il diritto annuale: per la Camera di Commercio entrate dimezzate


La riforma del sistema camerale era nell’aria da tempo, ma la decisione annunciata dal Presidente del Consiglio di ridurre del 50% il diritto annuale è stata una doccia fredda per le Camere di Commercio, che di fatto si sostengono solo con il tributo versato dalle imprese.
Una manovra che taglierà alla Camera di Commercio di Prato quasi 4 milioni di euro (ammonta a 7,9 milioni di euro il diritto annuale che si era previsto di incassare nel 2014, prima dell’annuncio del taglio). Per le imprese, che mediamente pagano 142 euro alla Camera di Commercio di Prato, il risparmio è pari a 71 euro all’anno. Gli effetti di questa manovra, però, sul territorio potrebbero essere pesanti.
“Stiamo seguendo con attenzioni gli sviluppi di questa situazione, in attesa che venga reso pubblico il testo del decreto legge – commenta il Presidente Luca Giusti – e innanzitutto speriamo che il taglio entri in vigore dal 2015. Se avesse effetto immediato, come parrebbe secondo alcune voci, per noi significherebbe non essere più in grado di mantenere gli impegni presi, una decisione che ricadrebbe anche su quelle iniziative e quelle organizzazioni che operano sul territorio e che sosteniamo”. La Camera di Commercio di Prato, infatti, è tra i soci fondatori del Museo del Tessuto, ad esempio; è promotrice di iniziative di valorizzazione delle produzioni tipiche, organizza iniziative di promozione per le imprese in Italia e all’estero. E poi collabora alla realizzazione di iniziative importante con i Comuni e con le associazioni di categoria, oltre che con consorzi e organismi che operano sul territorio. Sono importanti anche gli impegni sul fronte delle infrastrutture: ad esempio in Interporto la Camera si impegna da anni per il suo sviluppo strategico.
“E’ prioritario per noi in questa fase mantenere gli impegni presi con le imprese con i bandi che abbiamo finanziato e per i quali manterremo le risorse messe a disposizione – aggiunge Giusti – Stiamo lavorando in queste ore per fare un check up complessivo sulle iniziative e i progetti in corso, dobbiamo fare delle scelte. Sicuramente l’attività istituzionale andrà avanti come di consueto, e mi riferisco alla tenuta del Registro delle Imprese in particolare”.
Sono invece le attività promozionali quelle che finiranno sotto la lente d’ingrandimento e che saranno oggetto di tagli. Le iniziative di valorizzazione del territorio, di internazionalizzazione, di formazione imprenditoriale, che fanno parte di quel bagaglio di interventi che ogni Camera di Commercio porta avanti autonomamente, tenendo conto delle esigenze dei territori, sono quelle a rischio.
“In questo modo il Governo rende impossibile alle Camere svolgere quella funzione di animazione e promozione dei territori che ci hanno visti impegnati in questi anni, costringendo le Camere a svolgere solo funzioni istituzionali – aggiunge Giusti – Una decisione discutibile, ci auguriamo che nelle prossime ore possano esserci delle novità che mitigano l’impatto di questo intervento, che di fatto prevede un taglio orizzontale che si traduce in un risparmio immediato per le imprese, che però dovranno fare i conti con una riduzione sensibile delle risorse a disposizione per il loro territorio”.
Nel triennio 2011-2013 la Camera di Commercio di Prato ha effettuato interventi economici sul territorio per 12 milioni.

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agostino
agostino
9 anni fa

Hanno a vendere le azioni di ADF….