22 Luglio 2014

Chiesino di Villa Giamari, lavori di consolidamento con tecniche innovative


Sono iniziati da alcune settimane e si concluderanno entro il mese di settembre i lavori di consolidamento della volta del cinquecentesco chiesino di Villa Giamari a Montemurlo, che nel gennaio scorso aveva subito dei pericolosi cedimenti. Un intervento particolarmente importante e delicato, inserito nelle somme urgenze attivate dal Comune all’inizio dell’anno per far fronte ai danni del maltempo, che ha richiesto l’impiego di risorse pubbliche pari a 80 mila euro. Dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni da parte della Sovrintendenza ai beni artistici e architettonici (il complesso di Villa Giamari, infatti, è un bene tutelato), il progetto di consolidamento del chiesino sta andando avanti attraverso l’utilizzo di tecnologie e materiali innovativi, come il recupero della volta, che è stato attuato tramite l’applicazione di fibre di carbonio nella parte superiore della volta stessa. Una prima fase dei lavori si era svolta a gennaio, quando i locali, utilizzati dalla Proloco come ufficio d’informazioni turistiche, furono sgomberati e messi in sicurezza attraverso la puntellatura di tutto l’edificio. Dall’inizio di luglio, gli interventi si stanno concentrando, oltre che sul consolidamento della volta, anche sulle mura perimetrali e sul piano di calpestio del seminterrato. Il chiesino, detto anche cappella Villani, fa parte della parte più antica di Villa Giamari e risale al Cinquecento. La struttura si è mantenuta integra anche in seguito all’ampliamento della residenza signorile avvenuta nel Settecento ed è intenzione dell’amministrazione comunale continuare a mantenerla fruibile e utilizzarla per varie iniziative, come spiega l’assessore alle opere pubbliche, Simone Calamai: “Dopo i primi segni di cedimento dello scorso gennaio, l’amministrazione comunale si è subito mossa per salvaguardare e tutelare questo bene del nostro patrimonio così importante da un punto di vista storico e artistico, che dall’autunno ritornerà pienamente riutilizzabile per eventi culturali”.

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