13 Settembre 2014

Allarme a Iolo: “Stanno rubando macchinari da un capannone”, ma era un dissequestro


Una foto che immortala alcuni cittadini cinesi nell’atto di portare via macchinari da cucire da un capannone sequestrato: è l’immagine segnalata da un nostro lettore, che ci ha contattato allarmato credendo che stesse avvenendo un furto in pieno giorno. In realtà si è trattato di un falso allarme, perché i lavoratori cinesi erano autorizzati dalla polizia municipale: i 27 macchinari erano stati regolarmente oggetto di dissequestro e, per questo, ieri pomeriggio, i proprietari orientali li stavano lentamente portando via dal capannone di via Bruzzi, a Iolo. “Nessun allarme – conferma il commissario Flora Leoni – il dissequestro era autorizzato e seguito da agenti in borghese della polizia municipale. Le operazioni si sono semplicemente svolte in maniera più lenta del previsto a causa di problemi logistici, con i proprietari che hanno atteso il mezzo per poter trasferire le macchine”. Insomma, uno dei tanti dissequestri che la municipale autorizza, a fronte del pagamento di una sanzione: in particolare, da questa operazione, sono arrivati nelle casse dell’amministrazione comunale oltre 3mila euro. Volendo dare qualche dato, sui macchinari sequestrati, nel 60% dei casi viene chiesto il dissequestro, per circa il 30% si procede alla confisca, mentre purtroppo, nel 10% dei casi, si assiste a casi di furto.

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