30 Settembre 2014

Rischio idraulico, 10 milioni di interventi già finanziati per mettere in sicurezza Bisenzio, Ombrone, Calice e Bagnolo


Ci sono voluti oltre dieci milioni di euro (1,2 milioni impegnati dalla Provincia, il resto su cofinanziamenti) per mettere in sicurezza il reticolo idraulico della nostra provincia. Dal Bisenzio all’Ombrone, dal Calice al Ficarello passando per il Bagnolo, sono stati finanziati, progettati, affidati e quasi consegnati dieci interventi di manutenzione straordinaria come non si era mai vista negli ultimi anni per dare finalmente sicurezza a quanti abitano nelle zone. A cominciare dall’Ombrone, solo la cassa di espansione di ponte Attigliano – forse l’intervento più strategico – significherà triplicare la capacità di invaso in caso di piena. Oltre a questo, da ricordare i lavori di manutenzione diffusa sugli argini del Bisenzio e la messa in sicurezza del terzo lotto delle aree comprese tra Calice e Calicino, unici interventi del pacchetto a dover essere ancora affidati. Poi la sistemazione idraulica del Ficarello a Prato e a Montemurlo, oltre alla manutenzione straordinaria degli argini del Bagnolo. La Provincia ha impegnato 1,2 milioni di euro; il resto sono finanziamenti della Regione Toscana, Fondi POR e del Consorzio di Bonifica.

“L’entità di questo straordinario piano per la sicurezza idraulica dimostra come l’impegno della giunta sia forte fino all’ultimo giorno – ha detto il presidente Gestri – Le risorse, strappate con le unghie e con i denti al patto di stabilità, ci hanno permesso attraverso i cofinanziamenti di realizzare un piano ambizioso, che servirà a far stare più tranquilli i cittadini, soprattutto quelli che vivono e lavorano vicini ai corsi d’acqua. Abbiamo lavorato perché nei prossimi anni Prato abbia molti meno problemi con le piene”.

Spetterà al nuovo ente il compito di concludere i lavori, tutti strategici e indispensabili. Arrighini e il suo staff lasciano una indicazione sulle priorità per il 2015, preparata per concorrere ai finanziamenti del Documento di difesa del suolo 2015 della Regione Toscana, entro il prossimo novembre. Nel nuovo pacchetto c’è il ripristino della frana del Cavalciotto sul Bisenzio, quello della rottura dell’argine del fosso Ficarello e i numerosi dissesti su Ombrone, Collecchio, Iolo (a Casale), sull’Ombrone a Case Coveri e la cassa di espansione sul Vella, il fosso che a suo tempo contribuì all’allagamento del sottopasso di Via Ciulli.  La tutela ambientale e il rischio idraulico sono competenze che resteranno nel nuovo ente nato dalle elezioni del 12 ottobre. I 50 km di arginature del nostro reticolo idraulico, avvertono Arrighini e i suoi tecnici, necessita di costante manutenzione.

Ecco tutto il dettaglio degli interventi. 

OMBRONE – Sull’Ombrone e sugli affluenti le arginature sono state messe a dura prova dagli eventi climatici. La Provincia sta ultimando come soggetto attuatore lavori per circa 1 milione di euro, finanziati con fondi POR per 600 mila e con fondi provinciali per 400 mila. Un altro cantiere, del valore di 800 mila euro, è in via di completamento per lavori che sta realizzando il Genio civile. Quasi finiti anche i lavori per migliorare l’efficienza della cassa di Ponte alle Vanne, che tante volte ha salvato la piana dagli allagamenti nel corso delle piene. Finanziato con 200 mila euro l’intervento è eseguito dal Consorzio di bonifica. Sempre il Consorzio si sta occupando dei lavori per la cassa di Ponte Attigliano, forse l’opera strategicamente più importante del pacchetto, in grado di accrescere la sicurezza dell’intero reticolo nel corso dei picchi degli eventi di piena. Il costo dell’intervento, circa 3 milioni di euro, testimonia da solo l’importanza. La cassa sarà operativa già a primavera 2015, avrà un invaso in grado di contenere 850mila m/c di acqua, il doppio di ponte alle Vanne. Da sola triplicherà la capacità di invasamento.
BAGNOLO – In corso lavori finanziati con 500 mila euro che sta realizzando il Genio civile per il ripristino delle arginature e il consolidamento alla confluenza Ombrone-Bagnolo.
FICARELLO – La sistemazione idraulica complessiva del Ficarello a Prato e a Montemurlo vale 1 milione e 280 mila euro, finanziati dal POR con 1 milione di euro, dalla Provincia con 200 mila e dal Consorzio con 80 mila. Il cantiere è aperto sotto la direzione del Consorzio di Bonifica. Sempre sul Ficarello e sul Fosso di Iolo sono in corso altri lavori finanziati con 45 mila euro anche questi gestiti dal Consorzio di Bonifica.
CALICE/CALICINO – A salvaguardia delle aree comprese fra Calice e Calicino (interessate da vari allagamenti) lavori finanziati per 2 milioni di euro. Pronto il progetto esecutivo del I lotto (che vale 1 milione di euro), l’aggiudicazione dei lavori è prevista nella prima decade di novembre. Anche qui il soggetto attuatore e la Provincia. E’ in corso anche il ripristino parziale della sponda del torrente Calicino, un intervento finanziato con 70 mila euro che sta realizzando il Consorzio di bonifica. In accordo con il Comune di Prato, la Provincia ha inoltre speso 30 mila euro per l’intervento attuato da GIDA di messa a norma dell’impianto di sollevamento all’interno del depuratore del Calice, in modo da convogliare, se necessario, le acque del Calicino nel Calice e impedirne la tracimazione. I lavori sono quasi ultimati e in caso di necessità l’impianto può essere già attivato.
BISENZIO – Fra il Fiumenta ed il fosso di Migliana lavori finanziati con 750 mila euro, di cui 250 mila di cofinanziamento della Provincia. I lavori sono in corso di affidamento e il soggetto attuatore è la Provincia stessa. Il Bisenzio compare per la prima volta con cifre così importanti nella programmazione a causa degli eccezionali eventi meteo degli ultimi anni. Sono previsti complessivamente tre lotti di manutenzione straordinaria diffusa che andranno a risolvere situazioni a rischio come quelle della zona di Colle.
PACCHETTO 2015 – Con la Regione, il Genio civile e il Consorzio di Bonifica la Provincia sta lavorando al Documento 2015 per la mitigazione del rischio idraulico, che nel mese di novembre dovrebbe assegnare a Prato 5 milioni di euro dei 50 previsti per il territorio regionale. La proposta sul tavolo della Regione comprende il completamento (con lotti successivi) della cassa di ponte Attigliano, il secondo lotto di lavori sia per l’Ombrone che per il Bisenzio. Per quest’ultimo anche la sistemazione del versante che occupa parzialmente, a causa di una frana, la strada di Luicciana. Ci sono poi la cassa di Collecchio, il Fosso di Iolo, la cassa della Vella e la gora San Ferdinando.

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