15 Ottobre 2014

Scuola, arrivano 31 nuovi insegnanti di sostegno


In arrivo nelle scuole pratesi altri 31 insegnanti di sostegno, inviati dall’Ufficio scolastico regionale in seguito alle richieste partite da Prato. In questo modo il numero totale degli insegnanti arriva a 414, per 830 bambini, stabilendo quasi un rapporto di 1 a 2. “Non possiamo che essere soddisfatti che l’ufficio scolastico regionale abbia ascoltato le richieste partite da Prato per un attenzione particolare nei confronti dei disabili” – ha detto l’assessore alla Pubblica Istruzione Mariagrazia Ciambellotti, esprimendo la propria soddisfazione. “Avere la possibilità di poter organizzare la didattica più funzionale all’integrazione degli alunni disabili all’interno delle classi è un obiettivo importante che abbiamo raggiunto”.

“Inizialmente, ad aprile – prosegue Ciambellotti – i posti di sostegno in organico di diritto assegnati a Prato erano 270 per ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado. Successivamente, a giugno, sono diventati 316 per 805 alunni. A luglio c’è stato l’ennesimo adeguamento e il numero degli insegnanti è passato a 383 su un numero di bambini pari a 817. Infine, dopo le nostre richieste, ad ottobre si sono aggiunti 31 posti di sostegno in organico di diritto per arrivare ad un totale di 414 insegnanti su 830 alunni. Questo numero di insegnanti – prosegue l’assessore – permette, considerato il numero totale dei bambini., di poter avere un rapporto quasi di 1 a 2, facilitando senza dubbio la programmazione e l’organizzazione del lavoro”.
Nei programmi dell’Amministrazione comunale inoltre rientra la realizzazione di un gruppo di lavoro sulla disabilità che affronti le tematiche dei disabili, composto sia da associazioni che da singoli individui il cui scopo sarà quello di confrontarsi, lanciare proposte e idee e soluzioni circa le diverse problematiche affrontate.
“Sarà possibile – afferma l’assessore Ciambellotti – candidarsi sul sito del Comune, inserendo il proprio curriculum vitae, dopodiché ci sarà da parte dei rappresentanti delle Istituzioni e di alcune realtà cittadine coinvolte la valutazione necessaria per dar vita ad un gruppo con l’obiettivo di individuare strade da seguire nell’interesse delle tematiche della disabilità”.

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