17 Ottobre 2014

Tre giorni di festa per i 50 anni della chiesa del Sacro Cuore FOTO


La parrocchia del Sacro Cuore festeggia il giubileo della propria chiesa. Sono passati esattamente cinquant’anni dal 18 ottobre 1964, quando il vescovo di Prato mons. Pietro Fiordelli consacrò al culto il grande e moderno edificio di via Ofanto. Oggi come allora il parroco è mons. Vittorio Aiazzi, che nel 1959 arrivò giovane sacerdote per dar vita ad una comunità parrocchiale nella zona dei Ciliani. Allora il territorio del Sacro Cuore si trovava sotto la parrocchia di Sant’Agostino, in quel periodo stava iniziando la crescita demografica di Prato e i palazzoni prendevano il posto dei campi. Anche in questo nuovo quartiere, come avvenne in altre parti della città, chiesa e case crebbero insieme e adesso la parrocchia conta oltre settemila abitanti.

Per celebrare la ricorrenza sono in programma tre giorni di festa. Si comincia oggi, venerdì 17 ottobre alle 17,30 con il canto dei primi vespri e l’adorazione eucaristica; a sera, alle 21, concerto di musica sacra in chiesa. Il momento centrale dei festeggiamenti è sabato 18 ottobre, alle ore 10,30, con la solenne messa cantata, secondo il Vetus Ordo, da don Enrico Bini, con il servizio liturgico dei chierici e seminaristi dell’Istituto Cristo Re. Alle 21 proiezione del filmato girato 50 anni fa in occasione della consacrazione della chiesa.
Il giorno seguente, domenica 19 alle ore 11 mons. Franco Agostinelli, vescovo di Prato, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica e al termine, per speciale facoltà del Santo Padre, impartirà la Benedizione Papale.
Per sottolineare l’importanza di questa ricorrenza, nei tre giorni di festeggiamenti è stato concesso, da Papa Francesco, il dono dell’indulgenza plenaria, alle consuete condizioni della Chiesa, ai fedeli che si recheranno nella chiesa del Sacro Cuore e vi sosteranno in preghiera.
“Questa festa – dice mons. Aiazzi – è anche l’occasione per ricordare tanti che non ci sono più e che hanno contribuito, in varie maniere, alla realizzazione della chiesa e della comunità parrocchiale: quanti nomi e quanti volti sono presenti nella mia memoria e nella mia preghiera! Inoltre è anche l’occasione per esprimere la mia gratitudine a quanti, in tutti questi anni, mi sono stati e mi sono vicini nel conservare ed abbellire la nostra chiesa”.

Nella foto storica: al centro il vescovo fiordelli, in primo piano, sulla destra, un giovane don Vittorio Aiazzi 

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