11 Novembre 2014

Continuano i viaggi dei giovani in India per promuovere la salute mentale


Venerdì 14 novembre una delegazione composta da alcuni studenti diplomati, sei utenti del dipartimento di salute mentale e sei operatori ( tre dell’Asl e tre del mondo del volontariato) partirà alla volta di Cochin, nello stato del Kerala dell’India meridionale. Lì i ragazzi e i volontari potranno sperimentare la dimensione della cooperazione internazionale e contribuire in prima persona a combattere quei pregiudizi sulla salute mentale che ancora troppo spesso impediscono ai pazienti di ricevere cure appropriate. Giunto alla sua settima edizione, il progetto di cui parliamo è “Cittadini del mondo- passaggio in India”, realizzato grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di salute mentale Asl 4, la Polisportiva Aurora, da anni impegnata nella realizzazione dei progetti a favore di soggetti svantaggiati e le Suore della Madonna di Santa Maria del Rosario di via Martelli, a Iolo, presenti in India già dal 1977 con un convento a Cochin. Fondamentale per la continuità di una simile iniziativa è il sostegno della regione Toscana, oltre a quello della Provincia e del Comune di Prato e dell’Associazione “Un Prato per l’India”. Obiettivo del progetto è quello di coinvolgere i giovani tra i 16 e i 29 anni, principali destinatari dell’iniziativa, nella promozione della salute mentale, che, nella convinzione dei medici e delle istituzioni proponenti, deve essere affrontata in un’ottica di solidarietà internazionale, di confronto con il prossimo, che arricchisce chi dona e chi riceve. “La nostra presenza sul territorio, per quanto prolungata, è diversa da quella dei giovani – afferma Suor Marinella, missionaria a Cochin insieme ad altre sorelle- credo proprio che il contributo dei ragazzi sia fondamentale. Sono visti dagli indiani e dagli utenti come loro pari. Questo progetto di vicinanza, di aiuto al prossimo e di scambio reciproco di esperienze rende la vita di entrambi più bella e significativa”. “Non è tanto difficile partire per l’India – racconta Selene Ferri, ex studentessa dell’istituto Francesco Datini che ha partecipato al progetto – quanto ritornare. Lì il valore di un sorriso è inesplicabile, è tutto. Si impara ad apprezzare la semplicità e l’essenzialità della vita quotidiana e ad accogliere sempre i forestieri, come siamo noi italiani a Cochin, senza pregiudizi”.

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