9 Gennaio 2015

“Ci vediamo a teatro”, da domenica in Sala Banti arriva il teatro a misura di famiglia


Qualità e accessibilità sono le due parole chiave al centro dell’ottava edizione della rassegna “Ci vediamo a teatro”, rivolta a bambini e ragazzi e promossa da Fondazione Toscana Spettacolo, comune di Montemurlo, in collaborazione con la compagnia I Formaggini guasti. 5 domeniche, dall’ 1 gennaio al 15 marzo, in sala Banti a Montemurlo, in compagnia di clown, burattini e cantastorie. “Bambini e ragazzi sono il pubblico di domani, è fondamentale investire su di loro – afferma la presidente di Fondazione Toscana Spettacolo Beatrice Magnolfi -. Inoltre dobbiamo essere a fianco delle famiglie e della scuola, oggi sempre più sole ad affrontare il compito educativo. Il teatro ragazzi fa bene a tutto il teatro. Misurarsi con questo pubblico – ingenuo, spontaneo e vero – è una grande palestra per tutti gli artisti”.

Le compagnie coinvolte nella rassegna sono Attodue, teatro Gug, Jack and Joe Theatre, Teatrino dei piedi e I Formaggini guasti. Le storie che verranno rappresentate offrono vari spunti di riflessione. Si comincia domenica 11 gennaio con il viaggio dei saltimbanchi “Il patto col drago”; storie del circo il 18 gennaio con “Fantasia a quattro mani”; i giochi dei clown saranno protagonisti il 25 gennaio in “Extra clowns”. Ancora il 1 marzo “C’era due volte…un piede” e la conclusione il 15 marzo con un viaggio alla scoperta del mondo dei clown ne “I pagliacci”. Il prezzo del biglietto, 5 euro a spettacolo, va incontro al periodo di crisi che molte famiglie vivono. Rispetto all’anno scorso anche gli abbonamenti sono saliti da 47 a 80. “Dobbiamo affermare il principio che il teatro non è un bene di lusso – sottolinea Magnolfi – ma un bisogno primario. C’è un diritto alla cultura che deve essere esercitato dal maggior numero possibile di persone”.

Montemurlo è un contesto difficile: su 18 mila abitanti solo una nicchia fruisce degli eventi culturali e in questo senso il teatro diventa un veicolo fondamentale per dare al comune una sua identità. “Proprio nel momento di difficoltà economica pensiamo che la cultura sia un modo importante per stare insieme e legare questo territorio”, sono le parole del sindaco Mauro Lorenzini.

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