27 Gennaio 2015

Il vero della scienza e la credulità come scienza: al Teatro Magnolfi arriva “Caffescienza”


Dai difficili percorsi del sapere ai venditori di false speranze. E’ il titolo della “cafferenza” per il ciclo Caffescienza, una conferenza scientifica divulgata in un linguaggio semplice come prendere un “caffé”, che martedì 27 gennaio arriva a Prato, al Teatro Nuovo Magnolfi. Si parlerà di aspetti che coinvolgono anche la cronaca di tutti i giorni: a internenire sarà Marco Ferrazzoli, giornalista, capo ufficio stampa del CNR, moderato da Francesca Camilli, IBIMET_CNR Firenze.
Sempre più spesso la cronaca riporta polemiche anche roventi che investono aspetti scientifici: dalle contestazioni contro i vaccini alle nuove tendenze nell’alimentazione, dalla sperimentazione animale ai cambiamenti climatici. E non di rado, su questi temi, si registrano interventi delle istituzioni politiche e della magistratura, come nei casi del terremoto dell’Aquila o di Stamina. Come mai, almeno nel nostro paese, è così difficile giungere a una conoscenza scientifica diffusa e condivisa? E come mai, per converso, è così facile che tesi prive di qualunque attendibilità trovino credito? Che ruolo hanno i mass media in questi processi? Se un tempo medico, farmacista e insegnante rappresentavano autorità verso cui i semplici cittadini tendevano a mantenere un atteggiamento deferente fino alla sottomissione, oggi impera un pensiero critico che sconfina in una sorta di equivalenza delle opinioni, per la quale tutti ci riteniamo non solo legittimati, ma anche titolati a esprimere la nostra idea su qualunque argomento. La competenza non è più considerata un valore. Un atteggiamento rischioso, da cui si può uscire solo affermando una consapevolezza del ruolo fondamentale che la ricerca e la tecnologia rivestono per il nostro sviluppo culturale, ma anche sociale ed economico.

 

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alberto cipriani
alberto cipriani
9 anni fa

Bell articolo.a che ora ?