I dati epidemiologici mostrano che attualmente l’epidemia influenzale è in fase di incremento e di conseguenza aumentano gli accessi di pazienti con complicanze correlate al pronto soccorso. All’Ospedale S.Stefano di Prato da metà dicembre 2014 a fine gennaio 2015 si sono registrati circa 300 accessi al giorno con picchi di 340. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno gli accessi giornalieri si sono incrementati di 50 – 70 pazienti.
In previsione del picco influenzale e considerato l’Accordo Sindacale siglato dalla Regione Toscana “sulle misure straordinarie per la gestione del picco di epidemia influenzale 2015”, che dà mandato alle Aziende Sanitarie di modulare gli interventi in base alle proprie necessità, l’Asl di Prato d’intesa con FIMMG (Federazione Italiana Medici di medicina generale), ha deciso di potenziare i punti di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) presenti nel territorio pratese.
Ad oggi sulla provincia insistono 5 Punti di Continuità Assistenziale: uno presso il Comune di Prato, uno a Poggio a Caiano per i Comuni Medicei, uno a Montemurlo e due nella Val di Bisenzio, nello specifico, uno a Vaiano e uno a Vernio. E’ stato pertanto deciso in particolare per i comuni periferici, di rafforzare le unità di personale medico presenti per i turni del sabato e la domenica, dalle 8.00 alle 20.00.
Questa azione si colloca all’interno di una più ampia cornice di offerta della medicina territoriale, che vede protagonista da anni, l’Asl 4 e la Medicina Generale le quali hanno promosso le medicine di gruppo e la disponibilità allargata.
In particolare, l’esperienza della “medicina di gruppo con apertura allargata” coinvolge circa l’80% dei medici di famiglia nell’apertura degli ambulatori dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì, ed è stata in grado di sviluppare un modello di assistenza più vicino al cittadino che può così trovare un più rapido e semplificato accesso ai servizi.
