Corsi di cinese al Pin: la lingua orientale sarà insegnata anche alle scuole elementari, medie e superiori


Sarà attivato al Pin in autunno un corso di cinese a più livelli che rilascerà un attestato professionale spendibile per rapporti lavorativi e commerciali nei mercati orientali. Questo sarà possibile grazie al Protocollo d’intesa firmato stamani in Palazzo municipale tra Comune di Prato, Istituto Confucio dell’Università di Firenze e il Pin per avviare una cooperazione istituzionale con risvolti sul piano formativo, culturale e di promozione del territorio. Alla firma erano presenti l’assessore alle Politiche Economiche e all’Università Daniela Toccafondi, i co-Direttori dell’Istituto Confucio di Firenze Marco Bellandi e Xiaoli Cai e il presidente del PIN Polo Universitario di Prato Maurizio Fioravanti.
L’intesa prevede inoltre l’estensione dell’insegnamento della lingua cinese anche nelle scuole elementari, medie e superiori della città che saranno interessate ad attivare il corso con docenti dell’Istituto Confucio.
Già a marzo però l’ente ne attiverà uno al Convitto Cicognini, che dall’inizio di quest’anno scolastico ha avviato il Liceo Scientifico Internazionale con l’opzione del cinese come prima lingua. A questo si aggiungerà l’organizzazione di convegni ed eventi volti per promuovere la lingua e la cultura cinese, ma anche l’intensificazione dell’insegnamento della lingua e cultura italiana in Cina, collaborando nei metodi dello studio delle lingue con particolare riferimento ai programmi di insegnamento on-line e alle piattaforme linguistiche, lo sviluppo congiunto di rapporti culturali ed industriali, attività di promozione, ricerca e formazione e la definizione di progetti di scambio di studenti, professori, ricercatori e dottorandi.
L’accordo è frutto della recente spedizione a Shangai degli assessori Daniela Toccafondi e Maria Grazia Ciambellotti insieme all’Istituto Confucio, ente ufficiale per l’insegnamento della lingua cinese nel mondo gemellato con la Tongji University di Shanghai e finanziato dal Hanban, Ministero dell’Istruzione cinese, per conoscere da vicino il sistema scolastico ed universitario della città e aprire nuove piattaforme di collaborazione: «Imparare la lingua cinese è la base per intessere rapporti commerciali e lavorativi con la Cina – ha detto l’assessore Toccafondi – In un’area come la nostra, con le sue caratteristiche e le sue vocazioni, è naturale creare dei percorsi in questo senso già a scuola. A Shangai abbiamo constatato che anche gli studenti cinsi studiano l’italiano soprattutto in relazione al mondo della moda e della creatività. Questo apre nuovi ed interessanti fronti di scambio con la necessità di nuove figure professionali e operatori specializzati».

Il Pin in questo vanta già da anni esperienze già collaudate, come quella del Corso di Alta Formazione Cedic – Cultura, Economia, Diritto nei processi di Internazionalizzazione verso la Cina -, alla sua quinta edizione (aperto non solo ai laureati), o come il Progetto Prato in collaborazione con la Regione Toscana, al cui interno, con i progetti ASCI ( Agente per lo Sviluppo di Culture e Imprese) e FACE Formazione, Autovalutazione e Consulenza per l’Emersione) 14 giovani tecnici sono stati formati al Pin per favorire l’emersione di diverse forme di irregolarità di imprese, aziende, attività commerciali: «La lingua è il primo veicolo della cultura, un ponte verso i mercati dell’Oriente – ha aggiunto il presidente Fioravanti – e la cultura è uno dei pilastri necessari insieme alle competenze tecniche-commerciali e giuridiche per creare nuove aperture nelle piazze dell’est. In questo senso l’Università è anche un importante veicolo di integrazione, oltre che un luogo di formazione che guarda al futuro».

Come ha spiegato il direttore Marco Bellandi, l’attività dell’Istituto Confucio è stata avviata nel marzo scorso presso l’Università di Firenze in collaborazione con la Tongji University  di Shanghai. L’Istituto è riconosciuto e finanziato dal Hanban, Ministero dell’Istruzione cinese e nello specifico offre corsi di lingua aperti a tutti, a livello elementare, intermedio e avanzato. Oltre alla diffusione e promozione della lingua e cultura cinese, si pone come obiettivo l’organizzazione di incontri e seminari con esperti del mondo cinese, eventi e manifestazioni sulla cultura cinese – anche in collaborazione con enti ed istituzioni locali- e corsi specializzati (il cinese per gli affari, il cinese per il turismo, il cinese per i bambini).

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