10 Febbraio 2015

Eurotintoria, gli 82 lavoratori ricevuti in Comune. Il sindaco Biffoni: “Vorrei incontrare la proprietà e mi attiverò per la cassa integrazione”


“Non entro nel merito delle scelte aziendali e ai motivi che hanno portato alla chiusura dell’Eurotintoria. A preoccuparmi, rispetto a quanto mi hanno riferito i sindacati, è soprattutto il fatto che per la prima volta a Prato non si è cercata una soluzione condivisa e la strada più utile per i lavoratori nel risolvere una crisi aziendale. Adesso vorrei incontrare la proprietà per capire i motivi che hanno spinto a seguire questa strada. Gli imprenditori pratesi fino a oggi hanno avuto un comportamento diverso. Come sindaco e presidente della Provincia mi attiverò anche con il ministero del Lavoro per cercare di dare un aiuto a questi lavoratori”. Il sindaco Matteo Biffoni ha incontrato i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori in palazzo comunale, ma prima ha salutato i dipendenti dell’Eurotintoria che erano presenti in piazza.

Due le richieste da parte dei sindacati e dei rappresentanti dei lavoratori al sindaco: un intervento politico presso la proprietà per sollecitare attenzione nei confronti dei dipendenti e attivarsi con il ministero del Lavoro per cercare di capire se ci sono i margini perché l’azienda possa chiedere un anno di cassa integrazione per cessazione di attività prima che questa venga cancellata dal Jobs act. Un anno in più di ammortizzatori sociali che per alcuni (la metà degli operai ha più di 50 annni di età)  vorrebbe dire raggiungere il traguardo della pensione. Come Riccaro Bettazzi, tra i più anziani in servizio all’Eurotintoria: “Sono stato operato 5 anni fa di tumore al colon e ho paura che nessuno voglia farmi fare un lavoro pesante come quello in una tintoria. In questo periodo ha perso lavoro mia figlia, mio figlio lavora in call center e mia moglie è disoccupata”.

L’appello di un operaio al sindaco
Riccardo Cerchiari, rappresentante sidnacale dei lavoratori si è rivolto al sindaco leggendo una lettera in cui si manifesta “una certa amarezza per il ritardo della presa in analisi del nostro disagio” e si chiede alle istituzioni di evitare altri episodi analoghi e di battersi per il futuro del distretto, cercando soluzioni strategiche come è stato fatto per l’emersione alla legalità delle confezioni cinesi dopo il rogo della Teresa Moda.
Ascolta l’intervento integrale

La risposta di Biffoni

“L’imprenditore ha la libertà di gestire la propria azienda con scelte del tutto autonome, tanto più che in questo caso si parla di una chiusura regolare – ha detto il sindaco Biffoni -. Lascia però attoniti un atteggiamento, per come mi è stato riferito dai sindacati, che non fa onore alla nostra città: Prato ha affrontato una crisi durissima, licenziamenti e chiusure, ma sempre nel rispetto del confronto con le forze sindacali e cercando di avere un impatto quanto più ridotto sui lavoratori. In questo caso – a quanto apprendo – non è stato così. Per questo vorrei incontrare la proprietà e capire perché non si è cercato di tutelare almeno coloro che erano prossimi alla pensione”.
In questo momento di cambio della normativa, il sindaco si metterà direttamente in contatto con il ministero del Lavoro: “Farò presente la situazione specifica dell’Eurotintoria per capire la situazione”.
Il primo cittadino ha anche dato un riscontro sulla richiesta di svolgere lavori socialmente utili: “L’attenzione dei dipendenti dell’Eurotintoria verso la città è un messaggio positivo e di affetto verso la città che accogliamo con grande apprezzamento, soprattutto considerando il dramma personale dei lavoratori: ci siamo attivati presso gli uffici e possiamo pensare a un progetto specifico, magari per la manutenzione del verde pubblico”.
L’appello del sindaco è per tutte le forze del distretto: “Se Prato ha retto anche sotto il profilo sociale a una crisi economica devastante è stato grazie alla capacità di portare sempre avanti, ognuno dalla propria posizione, un confronto trasparente e collaborativo tra mondo imprenditoriale e le parti sociali che, a ragione, oggi rivendicano la necessità di proseguire secondo questo sistema”.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments