13 Febbraio 2015

Un fiume e due enti per la manutenzione degli argini: Provincia e Consorzio di bonifica al lavoro sul Bisenzio FOTO


“Presenza di barre di sedimento colonizzate da una eccessiva ricrescita di vegetazione che tendono a modificare il letto del corso d’acqua innescando fenomeni erosivi sulle sponde che possono compromettere la stabilità dei rilevati arginali”. Questo lo stato del Bisenzio fino a qualche settimana fa, riportato nelle conclusioni dell’analisi e dei sopralluoghi congiunti effettuati dai tecnici della Provincia di Prato e del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno sul tratto che va dall’attraversamento della A11 fino a Gonfienti e da qui fino al Ponte Pietrino.
In particolare la presenza di vegetazione nata sulle barre di sedimento in destra idraulica rischiava di compromettere la stabilità degli argini che costeggiano il Viale De Gasperi per scalzamento del piede.
Per questi motivi, i tecnici della Provincia hanno dapprima provveduto ad eseguire il taglio della vegetazione per poi permettere agli escavatori del Consorzio di Bonifica di accedere all’alveo per movimentare le barre di sedimento e ricentrare la vena principale della corrente. Molti cittadini in questi giorni, attraversando il Ponte di Pietrino, si sono soffermati a vedere i mezzi d’opera consortili a lavoro sotto la sorveglianza del personale tecnico del Consorzio e della Provincia di Prato.
Il Presidente Marco Bottino commenta con soddisfazione questo intervento di prevenzione reso possibile dalla collaborazione fra Provincia e Consorzio: “Le arginature del Bisenzio all’interno della città di Prato sono in manutenzione a due distinti soggetti, la sponda destra alla Provincia e la sinistra al Consorzio, con due distinte fonti di finanziamento, questo sulla base di un legge del 1904 che, ad oggi, non è stata ancora superata. La condivisione tecnica degli interventi da eseguire e lo spirito di collaborazione hanno permesso tuttavia di unire le risorse e le capacità tecniche per eseguire congiuntamente e al meglio i lavori necessari”.

Nella foto un’immagine del fiume, prima del taglio degli alberi sull’argine.

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