Partecipare per non dimenticare quanto accaduto nei campi di concentramento e di sterminio nazisti, dove finirono tragicamente anche tanti cittadini pratesi: è l’obiettivo delle attività e degli appuntamenti, rivolti in particolar modo agli studenti, che il Comune di Prato, insieme all’ANDED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) e dal Museo della Deportazione organizzano in vista della commemorazione dei fatti del 7 marzo e del 23 marzo 1944.
Il primo appuntamento è sabato 7 marzo, alle 10.30, ad Officina Giovani, con la proiezione del film di Gabriele Cecconi “Eppure, quando guardo il cielo. Marzo 1944: la deportazione con gli occhi dei figli”, che narra la vicenda della retata da parte della milizia fascista e della conseguente deportazione nel lager nazista di Mauthausen dei lavoratori pratesi che avevano partecipato allo sciopero generale del marzo 1944. In particolare, questa docu-fiction restituisce il punto di vista dei figli delle vittime dei lager, senza trascurare il contesto storico in cui avvenne, anche a livello locale, la tragedia della deportazione politica, che portò decine di migliaia di italiani alla morte nei lager. Per gli studenti anche la dimensione locale della Storia, più vicina e concreta (ma che poi si inserisce in quella generale), può essere di particolare stimolo. Parteciperanno l’Assessore Benedetta Squittieri, la Presidente del Consiglio Comunale Ilaria Santi, il Presidente dell’ANED Giancarlo Biagini, la Direttrice del Museo Camilla Brunelli e l’autore del film Gabriele Cecconi.
Appuntamento anche a lunedì 23 marzo (vigilia dell’anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine), dalle 10.00 alle 12.30 in salone consiliare. Gli insegnanti e gli studenti pratesi che hanno partecipato al Treno della Memoria con destinazione Auschwitz, dal 19 al 23 gennaio scorso, racconteranno la loro esperienza. Una sorta di “restituzione” durante la quale i ragazzi e le ragazze possono presentare elaborati e riflessioni.
sarebbe bello se a questi incontri si parlasse anche dei campi di concentramento che ci sono tutt’oggi in alcuni paesi. e magari parlare anche di diritti umani che cominciano a scarseggiare anche qui in italia.