15 Aprile 2015

Cento posti in meno in ospedale in estate, la Cgil raccoglie le firme per “salvare” la salute a Prato


Novantanove posti letto in meno tra giugno e settembre per permettere a medici e infermieri di andare in ferie. E’ il piano programmato dall’Asl 4 all’interno del Santo Stefano, a cui vanno sommati i 18 posti letto in meno per il mese di agosto a Villa Fiorita. Una situazione simile a quella dello scorso anno, quando i letti in meno, nel complesso, erano stati 95. A dare l’allarme la Cgil di Prato, che pur difendendo il diritto alle ferie dei dipendenti chiede però l’assunzione di personale stagionale che garantisca la copertura dei servizi per i cittadini. Nel dettaglio, tra giugno e settembre saranno tagliati 26 posti letto nell’area medica; 24 in chirurgia degenza (da luglio a settembre); 22 in chirurgia 2 piano per il mese di agosto e primi di settembre; 8 letti in medicina interna pediatrica da giugno a settembre; 15 letti in chirurgia ambulatoriale in agosto e 4 letti in riduzione sub intensiva da giugno a tutto settembre. Solo il Pronto soccorso non subirà riduzioni. Al proposito, la Cgil rilancia il proprio progetto di ridefinizione complessiva di sanità e welfare con la campagna “Salviamo la salute a Prato”, sostenuta da una petizione indirizzata al sindaco e al presidente del consiglio comunale di Prato perché se ne facciano portavoce in Regione. Il sindacato ricorda come a Prato il rapporto tra personale sanitario e abitanti sia in percentuale tra i più bassi della regione, collocandosi all’1,05% su una media di 1,38%, così come nettamente più bassa è la ripartizione media annua per abitante del fondo sanitario regionale, che a Prato è di 1.498,08 euro a fronte di una media di 1,713,87. Una differenza di 50 milioni di euro annui su base complessiva regionale. La richiesta verso la Regione è di destinare al territorio 8-10 milioni di euro di fondi strutturali da impiegare su cinque punti fondamentali: ristrutturazione dei presidi distrettuali con la creazione di veri punti di primo soccorso; 4 case della salute tra Prato, Montemurlo, la Valbisenzio e i comuni medicei; raddoppio dei posti letto per le cure intermedie attivati nella ex palazzina malattie infettive del vecchio presidio ospedaliero portandoli da 12 a 24 e raddoppiando da 20 a 40 anche quelli per la bassa intensità di cura; maggiore assistenza domiciliare integrata e aumento delle quote sanitarie per le RSA; abbattimento dei tempi per le liste d’attesa e potenziamento pronto soccorso.

La petizione può essere firmata in tutte le sedi Cgil sul territorio provinciale; verrà inoltre presentata nel corso di appuntamenti pubblici sul territorio: il 29 aprile Circolo Degli Innocenti di Galciana (ore17), il 4 maggio Circolo I Risorti alla Querce (ore 21), il 5 maggio Circolo Ballerini di Mezzana (ore 21); il 6 maggio al Tamare di Montemurlo (ore 16,30); l’8 maggio a Vaiano sala Baldini (ore 21); il 10 maggio al circolo Becagli di Poggio a Caiano (ore 10); il 15 maggio al Circolo Favini di Chiesanuova (ore 17).

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bob
bob
9 anni fa

HI HI HI HI HI (riso amaro e sarcastico)
che non lo si sapeva fin dal “progetto sulla carta”?
ed allora ??
Una semplice domanda: chi l’ha progettato ed avallato pensate che un giorno, nel caso avesse bisogno, farà ricorso all’Ospedale pubblico oppure a cliniche private che tanto gli paghiamo noi con le nostre tasse ??
come ? avete risposto tutti allo stesso modo in una frazione di millesimo di secondo ?? MA VA !!