14 Aprile 2015

I giardini di Sant’Orsola rivivono grazie al progetto Treebuh: campi estivi, laboratori artistici e una mostra


Un progetto di riapertura e rivitalizzazione dei giardini di via Sant’Orsola. Si chiama Treebuh, è un progetto nato da un’idea di Zappa e Leftlab in collaborazione con la Compagnia Tpo e il Consorzio Santa Trinita, finanziato dalla Regione Toscana all’interno del Progetto Prato, e contribuisce alla riapertura del giardino di Sant’Orsola, in seguito agli interventi strutturali di bonifica e riqualifica già programmati dall’assessorato e dal Consorzio Santa Trinita. All’interno del giardino sarà attivato un campo estivo creativo gratuito dal 15 al 19 Giugno 2015, pensato come centro propulsivo di esperienze di cittadinanza attiva, socializzazione e integrazione, intorno al quale graviteranno attività
dedicate al coinvolgimento di tutta la comunità. Verranno proposte anche la coesione sociale nei quartieri e nelle comunità di riferimento, favorendo l’accesso alla cultura e ai saperi (arte, educazione ambientale) per mezzo di forme innovative di progettazione e fruizione che evidenzino caratteristiche di trasferibilità e replicabilità in altre realtà a livello regionale. Il progetto prevede tre macro-fasi, dalla fase preliminare di osservazione e documentazione dello svolgimento dei lavori di messa a norma all’attivazione di un campo estivo creativo che ruota attorno alla cura di un albero da frutto e di eventi per la comunità. Le attività nel giardino, nei luoghi limitrofi e nelle sedi delle associazioni Zappa!, Leftlab e Compagnia Tpo prevedono laboratori artistico-musicali; laboratori artigianali (es: panificazione); laboratori di educazione ambientale (es: giardinaggio e orticoltura); produzione di manufatti che lascino una traccia nel giardino; esplorazione delle realtà artigianali del centro storico; spettacolo teatrale della Compagnia Tpo; attività aperte ai residenti e alle famiglie; festa conclusiva con le famiglie.
Infine, il “RACCOLTO”. Domenica 4 Ottobre 2015 in occasione della messa a dimora
dell’albero da frutto verrà realizzata una festa con mostra fotografica e proiezione
del documentario realizzato, che permetterà di condividere con la comunità gli
effetti della trasformazione del giardino. Tutte le attività sono volte ad instaurare un legame affettivo tra la popolazione e i luoghi di appartenenza,  seguendo una prima fase di presa di coscienza, una seconda fase di manipolazione sul/del territorio ed una fase finale di
osservazione degli effetti benefici permanenti. Sugli esempi virtuosi dei musei di
arte moderna e contemporanea europei e italiani, tra cui il Mart di Rovereto, il
MAXXI di Roma, il Castello di Rivoli, il Guggenheim di Venezia, Punta della
Dogana e Palazzo Grassi, si realizzeranno dei laboratori che avvicinano i
bambini a nozioni di arte e di educazione civica ed ambientale, dando loro la
possibilità di avere un’esperienza diretta e pratica di ciò che verrà loro illustrato.
Questo progetto è replicabile in maniera ciclica a contesti regionali affini che
presentano lo stesso tipo di necessità territoriali.

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