“L’iniziativa del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, che ha deciso di tagliare del 23% il valore delle sue azioni, è un fatto gravissimo che danneggia circa 6mila pratesi, a cui sono state vendute le azioni, e lo stesso tessuto economico della città. Tra l’altro questo taglio fa perdere alla Fondazione Cassa di Risparmio, che è un Ente che opera sul territorio e contribuisce a finanziare diverse iniziative, circa 5 milioni di euro, milioni che sono stati sottratti al territorio pratese in quanto non potrà più giovarne”. È la nota scritta da Aldo Milone al termine dell’assemblea della BpVi che si è svolta questa mattina a Vicenza.
“In un periodo di crisi come quello attuale – aggiunge il consigliere di Prato Libera e Sicura – questa somma di denaro poteva rappresentare una boccata d’ossigeno. I tantissimi risparmiatori a cui sono state vendute, e non dico cavolate nel dire quasi ‘imposte’, queste azioni sono per la maggior parte piccoli imprenditori che avevano bisogno di prestiti o fidi bancari. Proprio per questo ritengo che la dirigenza di questa Banca abbia fatto un’operazione quasi da strozzinaggio. Mentre l’usuraio ti presta soldi e in poco tempo pretende il doppio o il triplo della somma di denaro che ti ha prestato, in questo caso hanno quasi ‘imposto’ ai piccoli imprenditori l’acquisto di azioni per poi decurtare il valore del 23%. Credo che a questo punto il Sindaco Biffoni non possa limitarsi alle solite dichiarazioni di circostanza ma debba intervenire anche energicamente nei confronti del Presidente Zonin per chiedere spiegazioni in merito a questa assurda e deleteria operazione che danneggia i piccoli azionisti e la stessa Fondazione della Cassa di Risparmio che, come ho già scritto, contribuisce economicamente a portare avanti diverse iniziative in città. E in merito a ciò presenterò per il prossimo Consiglio Comunale una domanda d’attualità allo stesso Sindaco per conoscere quali saranno le iniziative politiche che intende intraprendere”.
È’ stato un vero e proprio furto pianificato. La consob dovrebbe intervenire e commissariare i vertici della banca.
Sembra che il taglio riguardi gli azionisti pratesi, mentre per quelli cinesi che le hanno sottoscritte il valore nominale delle azioni rimarra’ invariato. Sono convinto che prima o poi Milone riuscira’ a dimostrare anche questo!
Pisolo ma cosa c entra questa affermazione cinesi??? Solo la consob deve intervenire
pisolicchio,i fatti che ti piaccia o no sono come descritti dal spettabilissimo sig.milone.
ap…pisolato ti manderemo presto in letargo
La Consob non puo’ intervenire: le azioni non sono quotate. A parte la moralita’ dell’operazione (corretta dal lato finanziario da condannare dal lato etico per come e’ maturata) quando si parla di azioni si intende operare in capitali di rischio. In questo caso pericolosissimo quotazioni non decise dal mercato ma da considerazioni meramente contabili.