Riapre con un nuovo volto il circolo del Soccorso: tante attività e da giugno, nei giardini del quartiere, riparazioni delle bici con le “Officine mobili”

La nuova vita del circolo del Soccorso, che diventa il centro “Don Peppe Diana” e torna un luogo d’incontro per i cittadini non soltanto del quartiere: sabato scorso ha riaperto le sue porte al pubblico con un nuovo volto e tante attività formative e sociali uno dei luoghi storici di questo quartiere. Grande protagonista di questo cambiamento è l’associazione Cieli Aperti, nata proprio al Soccorso con sede in via Marengo, a cui si deve l’idea della rinascita di questi spazi. “Il progetto è nato circa due anni fa – spiega Giovanni Bellandi, presidente di Cieli Aperti – e da allora ci sono stati alcuni lavori di ammodernamento da fare, per adeguare la struttura. Ma adesso siamo felici di poterla restituire a tutti, come spazio per assicurare diritti e doveri ai cittadini non solo del nostro quartiere”. Proprio dalle parole di Giovanni si capiscono il senso e le finalità di questo nuovo centro, che verrà utilizzato come luogo per il dibattito e per la crescita di nuove idee utili a migliorare il quartiere, ma anche come spazio per promuovere progetti sociali di recupero: oltre al doposcuola per tutti i giovani studenti, che Cieli Aperti ha strutturato già da alcuni anni e che ad oggi conta oltre duecento giovani alla settimana, seguiti dagli educatori dell’associazione, anche un corso di italiano per donne e uomini stranieri, con annesso babysitting per chi ne avesse bisogno. Prende piede anche “BicIncontriamoci”, che prevede il recupero di biciclette usate, rimesse a nuovo dai ragazzi cosiddetti “Net”, che non studiano e non lavorano: “Una iniziativa – spiega il responsabile Andrea Martelli –  che si snoderà tra i giardini dell’ex ippodromo, di via Marx e proprio nel Centro Don Peppe Diana. Saranno resi visibili a tutti le nuove bici ristrutturate dai ragazzi “Net” e nei giardini saranno organizzati momenti di gioco e intrattenimento per i bambini e saranno realizzate delle “officine mobili” in cui tutti potranno far riparare la propria bici”. Un modo per occupare i giovani che hanno abbandonato la scuola è anche il progetto di agricoltura sociale, con la gestione di un appezzamento di terreno per la coltivazione di ortaggi, che verranno esposti e venduti in questo nuovo spazio di via Roma.