Scuola, oltre il 21% degli alunni è straniero. Rinnovato l’accordo per favorire l’integrazione tra i banchi


7.737 alunni stranieri iscritti alle scuole della provincia, pari al 21,2 per cento della popolazione scolastica complessiva. Sono i numeri della scuola interculturale pratese: cifre che fanno del distretto la prima provincia d’Italia in questo senso, seguita da Piacenza, Mantova e Brescia.

Favorire l’integrazione a partire dai banchi di scuola. Questo l’obiettivo della firma dell’accordo – per la quarta volta dal 2007 – da parte dei principali attori del territorio: oltre 50 istituti scolastici, fra statali e paritari, hanno infatti unito, per l’ennesiva volta, le forze e insieme a tutti i Comuni, a Provincia, Regione, Ministero e Ufficio scolastico provinciale e regionale hanno rinnovato l’impegno a garantire l’accoglienza dei minori stranieri per i prossimi tre anni. Le risorse disponibili per la realizzazione del progetto ammontano a 300mila euro totali.

“Questo è un modello che ho ereditato e che voglio continuare a far crescere – ha sottolineato il presidente della Provincia Matteo Biffoni -. Un percorso che ha dato risultati concreti e che molti ci copiano. Ho partecipato a diversi convegni e incontri in cui Prato, in termini di inclusione scolastica e di accoglienza dei minori stranieri, è stata presa ad esempio. L’integrazione, lo ripetiamo da tempo, parte dalle aule scolastiche: non vedo uno strumento più potente in grado di dare risposte su questo fronte. Curare questi aspetti ci permette di formare ragazzi consapevoli e di avere una società migliore”.

Attraverso una serie di interventi mirati, l’accordo punta, tra le altre cose, a combattere l’abbandono scolastico. Sono tanti i servizi condivisi: si va dai laboratori di apprendimento della lingua italiana, attivi anche nel periodo estivo, ai laboratori interculturali. Dal 2012 a oggi sono circa 2mila gli iscritti alle scuole superiori che hanno preso parte a questo tipo di attività.

Nel prossimo triennio proseguirà poi la collaborazione con le scuole dell’infanzia.

“Noi registriamo da anni – ha spiegato l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Prato Mariagrazia Ciambellotti – l’inserimento dei bambini stranieri non solo a partire dalla scuola dell’infanzia ma addirittura sin dall’asilo nido. Questo precoce inserimento favorisce l’apprendimento della lingua e consente l’integrazione scolastica in maniera più semplice”.

Nel pacchetto di azioni rientra anche la formazione dei docenti e il personale Ata con i corsi di base di lingua cinese: tra il 2013 e il 2014 ne sono stati attivati 9, con 169 iscritti. Per concludere, il progetto innovativo di tutoraggio. Cinque gli istituti coinvolti, fra superiori, medie e elementari, con 55 studenti formati che hanno indossato i panni di tutor e mediatore per potenziare l’accoglienza attraverso la relazione fra pari.

Giulia Ghizzani

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