10 Aprile 2015

Ultima serata per il Controsenso, l’appello dei gestori: “Accettiamo idee perché l’avventura non finisca”


Serata finale per il Controsenso, che da domani chiude i battenti dello storico locale dedicato alla musica underground aperto nel 2002 con sede in via Dino Saccenti. Per l’ultima serata non ci saranno sorprese “se non il Controsenso così com’è”, come dice, con un filo di amarezza, la presidente dell’associazione Lucia Mattei. Tantissimi i gruppi che sono saliti su quel palco, in media 8 al mese: il gruppo “portafortuna” sono i Diaframma, che l’ultima volta hanno suonato nel Natale del 2014. “Abbiamo anticipato i tempi della chiusura, stare aperti significava solo spendere di affitto, e allora si chiude”, come dice Lucia. “I motivi di questa decisione dipendono dal fatto che non ce la facciamo a sostenere le spese, la musica non paga abbastanza. Dovremmo mettere gli ingressi a pagamento, a cui abbiamo pensato ma che comportano altri problemi tra cui anche la Siae. Questa mattina, dopo che ho detto che il Comune ci ha lasciati soli, mi ha cercato anche Mangani, l’assessore alla Cultura del Comune”. Ma per ora non ci sono novità. “Tornare indietro?”, Lucia ci pensa: “Mi piacerebbe trasferirlo da un’altra parte, almeno per mantenere l’idea del posto, ovvero di un luogo che sostenga la musica underground e i gruppi emergenti, come si è sempre fatto. Da qui ci sono passati tutti, negli ultimi tre anni abbiamo cercato di farci passare le cose nuove, la musica da sola non paga abbastanza e il nostro appello è a tutti gli appassionati, le istituzioni, per trovare una idea che permetta a questa avventura di non finire così”.

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