17 Maggio 2015

Raddoppio Declassata al Soccorso: un piano per evitare la paralisi del traffico durante i lavori. Ma il Comune deve acquisire i terreni e va abbattuto un capannone


Dopo l’accordo con il Governo sui finanziamenti – i 31 milioni necessari saranno ripartiti tra Anas (11 milioni), Ministero delle Infrastrutture (5 milioni), Comune (9 milioni) e Regione (6 milioni) – il Comune inizia a progettare il raddoppio della Declassata al Soccorso con interramento. Ad occuparsi del progetto con ogni probabilità sarà l’ingegner Rossano Rocchi, che prenderà il posto di Lorenzo Frasconi, il quale ha accettato il prepensionamento proposto dall’amministrazione.
Entro tre mesi – così ha dichiarato il sottosegretario Lotti – il Governo si aspetta il progetto da portare al Cipe per l’approvazione dei finanziamenti. Un contributo alla progettazione potrebbe arrivare anche dai tecnici Anas. La giunta Biffoni ha intenzione di iniziare i lavori entro un anno e di concluderli entro la fine della legislatura.

Il primo obiettivo del Comune sarà evitare la paralisi del traffico durante i lavori, che potrebbero durare tre anni. Sono 50 mila i veicoli che ogni giorno transitano dalla strozzatura dell’attuale cavalcavia. La chiusura della Declassata e il dirottamento del traffico tra autostrada, Asse delle Industrie e viabilità ordinaria sono state sperimentate nei giorni dell’incendio alla falegnameria Puggelli: il risultato è stato il blocco del traffico in quasi tutta la città.
Il Comune lavorerà dunque per realizzare due strade parallele all’attuale Declassata, in superficie, su cui dirottare il traffico durante lo scavo del tunnel. Si tratta, in pratica, dei prolungamenti di via Tasso e di via dell’Autostrada, entrambi verso Pistoia. Per realizzare i nuovi collegamenti, il Comune deve entrare in possesso dei terreni: le trattative con i proprietari sono già avviate e ipotizzano anche il meccanismo della perequazione, ma non sono semplici. Oltre alla Legnami Puggelli, distrutta dal rogo e che riaprirà provvisoriamente in un altro capannone, altre attività insistono sui terreni, tra cui un’officina e due aziende tessili. In un caso si tratterebbe addirittura di demolire un capannone, per poter ricavare i 5 metri e mezzo di superficie necessari alla nuova strada.

Se il Comune riuscisse a realizzare le strade parallele di superficie alla Declassata, il cantiere potrebbe poi concentrarsi nello scavo del tunnel, lungo 800 metri, da dividere in due fasi, in modo da aprire dopo alcuni mesi almeno una prima metà del sottopasso e dare maggiori sbocchi alla circolazione. Per consentire invece di ridurre il periodo di chiusura di via Roma, saranno studiate soluzioni ingegneristiche che permettano il transito in superficie mentre nel sottosuolo lo scavo prosegue.

Per quanto riguarda il costo dell’opera, inizialmente stimato in 34,7 milioni, Comune e Anas contano di ridurre il budget necessario a 31 milioni, anche conferendo le terre di risulta degli scavi in un raggio di pochi chilometri e non viene escluso l’utilizzo della cava a La Querce.

D.Z.

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Alberto
Alberto
8 anni fa

tutti fuori di testa…

Fabio
Fabio
8 anni fa

Non confondiamo l’emergenza e il “blocco” della circolazione avvenuto durante il rogo della Legnami Puggelli. Normalmente i problemi alla circolazione automobilistica avvengono solo nei primi giorni di applicazione, poi tutto torna alla normalità. Ricordatevi i lavori fatti a Capezzana o alla Questura. Guardate i lavori in corso alla tranvia di Firenze. Oppure quanto è avvenuto in p.za Macelli con il parziale crollo dell’ex stabilimento Lucchesi. Bastano pochi giorni per riportare alla normalità ogni tipo di “emergenza”. Gli automobilisti sono persone intelligenti e in breve capiscono i nuovi percorsi da fare. Anche in casa nostra quando ci sono “lavori in corso” ( muratori, inbianchini, idraulico, ecc. ) ci sono sempre dei disagi da sopportare, ma quando tutto torna a posto si vedono e si godono i risultati e nel caso del sottopasso del Soccorso i risultati li vedranno e li godranno anche i nostri nipoti. Le città di tutto il mondo sono percorse dalle metropolitane, pensate forse che durante tali realizzazioni non ci siano stati disagi per i residenti e gli automobilisti ??.
Ma poi gli abitanti di Roma, Milano, Mosca o New York, hanno sicuramente beneficiato dei risultati finali !. Sarà così anche per i residenti e per gli automobilisti che ogni giorno transitano dalla nostra città. Sopportare, per poco tempo, piccoli disagi per avere, per sempre, una città più moderna e più bella.

franki
franki
8 anni fa

era gia tutto pronto…ma come sempre bisogna rincominciare tutto daccapo….che disastro

Pasquino Pratese
Pasquino Pratese
8 anni fa

E tutto questo perché qualche testa poco pensante ha deciso che il progetto meno impattante, più conveniente e più rapido da realizzare non andava bene…..

stefano
stefano
8 anni fa

era già tutto pronto ? cosa era pronto ? proprio nulla, anche il viadotto avrebbe posto gli stessi problemi , c’ era comunque da demolire l’ attuale terrapieno ….

Io
Io
8 anni fa

Con quali soldi? Tutto compreso nei 31?

max
max
8 anni fa

La giunta si è prostituita alla regione e al governo per raccattare una somma esorbitante per fare 800 mt di strada, mi chiedo cosa si potesse fare di più importante per i cittadini….Non ci sono mai i soldi ma per queste pagliacciate si trovano sempre!!!

LorenzaPenza
LorenzaPenza
8 anni fa

Perplessa: i disagi ci sono da anni, la realtà urbana pratese è sempre stata al collasso e se alcune opere sono state utili non è il caso di esaltarle, gli amministratori locali super-pagati fanno solo il loro dovere e a volte neanche quello. Il sottopasso di Via Ciulli? Le micro-rotonde? Parlate con qualche automobilista romano del Grande Raccordo Anulare. A Prato il sopportare è diventato pane quotidiano ormai da decenni.