Scade domani il termine per il pagamento del primo acconto di Tasi e Imu: anche i cittadini pratesi dovranno effettuare il versamento entro il 16 giugno del 50% di ciò che è stato pagato lo scorso anno. A Prato l’aliquota è la più alta e dal Comune ricordano inoltre che le detrazioni, presentate nelle scorse settimane dall’assessore al bilancio, ancora non valgono perché non approvate dal consiglio comunale, che le discuterà i primi di luglio. Fanno fede quindi i valori del 2014; l’ammontare complessivo dovuto per l’anno 2015 sarà definito in sede di conguaglio da effettuarsi entro il 16 dicembre 2015.
“La confusione principale è sui nomi di questi nuovi tributi – spiega Michela Giorgi, responsabile del Caf Mcl di Prato – comunque a Prato si risente dell’aliquota massima, sia per gli immobili affittati che per le case vuote o per quelle date in uso ai familiari. E le detrazioni, almeno per quel che riguarda questo primo acconto, sono minime rispetto al totale del versamento”.
Nello specifico, per la prima casa non si paga l’Imu, ma soltanto la Tasi, a meno che non si tratti di immobili di lusso. Nel caso di immobili dati in affitto, entrambe le tasse devono essere saldate: l’imu solo dal proprietario e la Tasi anche dall’inquilino. Per quel che riguarda il pagamento, può essere effettuato sia in banca che agli uffici postali tramite F24, ma attenzione: chiunque debba pagare oltre i mille euro potrà farlo solo in via telematica e non in contanti. I Caf in questi giorni sono stati presi d’assalto, anche perché il Comune di Prato non ha inviato a casa i bollettini; è comunque utile sapere che al Sori esiste uno sportello in cui gratuitamente viene fatto il calcolo delle tasse da pagare.
