Viadotto Soccorso, l’Anticorruzione: “Lavori illegittimi”. E la Corte dei Conti indaga sul presunto danno erariale


Via libera definitivo per il tunnel del Soccorso. La soluzione interrata per il raddoppio della declassata, scelta dalla giunta Biffoni, ha ora la strada spianata grazie alla delibera dell’autorità nazionale anticorruzione, che si è espressa sul ricorso presentato a suo tempo dal gruppo consiliare Pd contro il viadotto presentato dalla giunta Cenni, accogliendo totalmente le osservazioni presentate da Carlesi e compagni. Di più. L’autorità ha riconosciuto illegittimi, per le modalità utilizzate prima, durante e dopo la gara di appalto e perché mancavano i fondi totali necessari, anche i lavori per le rampe, che a questo punto diventano un vero e proprio abuso edilizio e possono essere demolite senza timore di causare un danno erariale.

“L’autorità ha dato ragione al ricorso che abbiamo presentato nel 2013 su tutta la linea – commenta gongolante Massimo Carlesi –. Anche le controdeduzioni inviate da Frasconi e dalla precedente amministrazione sono risultate inadeguate. In pratica abbiamo trovato conferma in quello che sostenevamo da anni, e cioè che la giunta Cenni e i tecnici hanno provato a far passare come progetto autonomo un progetto, quello delle rampe, che in realtà era chiaramente propedeutico per la realizzazione del Soccorso, violando strada facendo varie norme sugli appalti pubblici e varie procedure amministrative”.

Le contestazioni dell’Anticorruzione punto per punto
Nella disamina dell’Autorità Anticorruzione si salva poco o nulla delle azioni messe in campo dalla precedente amministrazione di centrodestra per arrivare alla realizzazione di una prima parte del viadotto. Dodici pagine di rilievi, rimandi ad articoli di legge e al codice dei contratti pubblici. Le rampe non potevano essere considerate un intervento autonomo rispetto al viadotto, come invece è stato fatto. L’ingegner Frasconi, ora in pensione, non poteva essere al tempo stesso progettista e responsabile unico del progetto (Rup).
L’affidamento diretto della Valutazione di Impatto Ambientale (Via) a Iride per 77.500 euro è ben superiore alla soglia consentita di 40mila euro, ed è stato fatto in assenza di preventivo, senza rispettare i principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento e senza consultare almeno altri 5 operatori economici.
Il bando per le rampe, inoltre, è stato pubblicato e assegnato provvisoriamente a Cogevi nel settembre del 2012, per un importo di 600mila euro, prima che la giunta avesse approvato gli atti di gara.
Ad ottobre del 2013 arriva l’approvazione della giunta, ma solo per i 200mila euro necessari alla messa in sicurezza della rampa del sottopasso lato via Nenni, in direzione Pistoia per chi viene da Firenze. Un fatto che ha provocato ulteriore irregolarità, visto che se il bando originario da 915mila euro (poi vinto al ribasso da Cogevi) fosse stato tarato sugli effettivi 200mila euro messi a disposizione, l’invito a partecipare avrebbe potuto essere esteso ad un numero maggiore di aziende.

“In campagna elettorale siamo stati spesso accusati di aver bloccato un’opera già pronta. Invece l’autorità ci ha dato ragione. Di quanto fatto non torna nulla – commentano Rocchi e Carlesi, attuale e vecchio capogruoppo Pd in consiglio comunale – Hanno provato ad accelerare i lavori e ad imporre il viadotto in ogni modo per poter avere un argomento da sfoggiare in vista delle elezioni. Così facendo hanno creato loro un danno alla città che è sotto gli occhi di tutti. L’opera realizzata è inutile ed è costata denaro dei contribuenti”.
Entro 30 giorni il Comune dovrà far sapere all’autorità nazionale anticorruzione quali provvedimenti intende mettere in atto per cautelarsi. Nel frattempo il fascicolo verrà inviato alla Corte dei Conti, che dovrà verificare l’effettiva sussistenza di un danno erariale per le casse del Comune.

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francesco
francesco
8 anni fa

poeri pratesi… tre anni con la declassata chiusa per scavare un buco. NON VI PASSA PIU’

Pippo El Primero
Pippo El Primero
8 anni fa

Bravo carlesi….adesso parlaci dei derivati e di quanti soldi ha perso il comune di Prato….per colpa sua. O del Creaf….dove ad oggi sono stati spesi decine di milioni di euro per uno stanzone vuoto…..ma la magistratura dov’è?

slash
slash
8 anni fa

ok, ma i 20 milioni e passa x il CREAF non meritano un indagine?

balu
balu
8 anni fa

Francesco hai letto cosa c’è scritto o ti interessa solo prendere posizioni di partito?

enrico
enrico
8 anni fa

carlesi massimo,alle prossime elezioni comunali ricandidati di nuovo te come sindaco e rifai un piacere al sig.cenni.

borda!
borda!
8 anni fa

…mi pare che fin qui l’opera realizzata fosse utile al viadotto, o al terrapieno, diventa inutile se si decide di realizzare la strada interrata…

miryan
miryan
8 anni fa

L’interrammento della declassata sarà un pozzo senza fondo e non basteranno tre anni,diventerà un carrozzone e il prezzo lieviterà fino a volare e tutto per quattro bischeri che si sono messi di traverso sul viadotto!!!!

Alessandro
Alessandro
8 anni fa

Io ci metterei loro a scavare !! È la prima volta che qualcuno si lamenta perché i lavori sono lunghi o ci piove !! Gli ricordo come han votato come a queste elezioni !! Rossi!!!

Il-Luca
Il-Luca
8 anni fa

Un secondo, questo è il Carlesi della Giunta Swap?
Il Carlesi del PD che non usa esposti e ricorsi come metodo politico?
Il PD che predilige i “Tavoli” invece di fare il ricorso al TAR per la Pista di Peretola?
Il PD che invece fece ricorso al TAR (nella persona dell’attuale Sindaco) per il famoso bando del Gas, e adesso c’è la sentenza che tutti sappiamo e qualcuno rinviato a giudizio?

E pontificano per dei lavori fatti principalmente per la messa in sicurezza delle rampe?

Non sanno a cosa attaccarsi per cercare di far finta di fare qualcosa.

il pratesaccio
il pratesaccio
8 anni fa

tra poco arriva altri “amichetti” alla faccia di tanti pratesi che non sanno dove andare, e voi stare a perdere tempo con buchi e triangoli?