28 Luglio 2015

“Aprite pistoiesi, c’ho la cintola dei pratesi”: il 28 luglio, quando Musciattino cercò di rubare la nostra reliquia – VIDEO


Come per ogni 28 luglio, anche oggi la città è tornata a incontrare la sua storia: questo infatti è il giorno dell’anniversario del furto sacrilego della Sacra Cintola da parte di Giovanni di ser Landetto da Pistoia, detto Musciattino. Sono passati 703 anni da quando, nella notte tra il 27 e il 28 luglio del 1312, il chierico fece il suo ingresso nell’attuale cattedrale di Santo Stefano per rubare il cingolo mariano. Il furto non andò a segnò: la leggenda vuole che Musciattino divenne improvvisamente cieco e iniziò a vagare per le navate della chiesa credendo di essere arrivato alle mura di Pistoia. Una volta scoperto, il ladro fu imprigionato e punito: gli vennero tagliate le mani, venne legato alla coda di un asino e portato sul Bisenzio, dove fu arso vivo.
Da calendario proprio il 28 luglio ricorre la festa della Madonna del Sacro Cingolo: dopo le messe del mattino anche questo pomeriggio verrà celebrata la funzione, alle ore 18, preceduta dal rosario alle 17:15 e seguita dai vespri. Una giornata che ogni anno riallaccia il rapporto tra la città e il suo oggetto più prezioso, che nei secoli ha plasmato la coscienza civica e insieme quella spirituale di un intero popolo. Di seguito un video in cui Claudio Cerretelli, direttore dei Musei diocesani e grande conoscitore della storia pratese, racconta le vicende della nostra Cintola.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments