Istituire il geriatra di Rsa, la proposta del M5S per le case di cura. Quartini su Narnali: “Un’associazione a delinquere”


“Narnali è stata una vicenda drammatica, una vera e propria associazione a delinquere. Auspichiamo pene esemplari per chi ha commesso questi reati”.

Punta il dito contro il sistema, colpevole, nel caso specifico, di non aver garantito controllo e protezione nei confronti degli anziani della Rsa. E’ partito, non a caso, da Prato, il tour di Andrea Quartini all’interno dei 4 nuovi ospedali toscani e, più in generale, nelle strutture assistenziali del territorio.

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, presente in Commissione sanità, ha voluto portare un saluto ai nuovi operatori della casa di cura e ai malati che, tra quelle mura, subivano maltrattamenti e angherie. Ed è proprio per tutelare la sicurezza dei pazienti più fragili, che i pentastellati avanzano una proposta specifica in Regione, in discussione già a partire dalla prossima settimana: istituire il geriatra di Rsa, con funzioni aggiuntive a quelle dei medici di base dei singoli ospiti.

“Insieme all’assistente sociale di Rsa – spiega Quartini -, questa figura avrebbe un ruolo di coordinamento. Potrebbe non solo trattare meglio, da un punto di vista clinico, i pazienti ma anche fare sorveglianza per far sì che certi spiecevoli episodi non si ripetano più”.

Accompagnato dai consiglieri comunali del Movimento – La Vita, Capasso e Verdolini -, il consigliere regionale, prima di arrivare in via del Guado, non ha mancato di visitare il Santo Stefano. Tra le criticità riscontrate, la carenza cronica di posti letto e il sovraffollamento del Pronto Soccorso, risultati del modello per intensità di cure.

“Questa scelta noi la contestiamo – rimarca Quartini -. Pensiamo che si debba ritornare a un modello dipartimentale e che la politica sanitaria in questa regione debba fare un passo indietro”.

Infine, una stoccata sul parcheggio a pagamento, motivo di eterne diatribe.

“I privati che hanno in concessione l’area stanno chiedendo ai Comuni di non realizzare un parcheggio competitivo a costo zero nelle vicinanze e stanno chiedendo di non realizzare parcheggi comunali gratuiti nell’arco di 400 metri. Credo sia una cosa grave – conclude l’esponente del Movimento – che un cittadino che va a trovare un familiare che sta male, debba anche pagare dalle 4 alle 10 euro di parcheggio”.

Giulia Ghizzani

 

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