Rsa Narnali, il Consorzio Astir scrive ai familiari degli anziani ricoverati ed è pronto ad incontrarli: “Chiediamo umilmente perdono”


Poche righe, datate 11 luglio 2015, in cui si chiede perdono e si apre alla possibilità di un incontro con i familiari. A distanza di giorni dallo scoppio del caso maltrattamenti all’interno della Rsa di Narnali, spunta per la prima volta una lettera del Consorzio Astir ai parenti dei malati degenti nella residenza sanitaria assistita. Un documento che – per coincidenza – fa eco alle parole espresse dal sindaco Matteo Biffoni: proprio questa mattina il primo cittadino ha condannato “il silenzio ingiustificato” da parte della cooperativa nei confronti dell’Amministrazione (leggi l’articolo).

La firma in calce è della presidente Loretta Giuntoli che affida al messaggio “sentimenti di profondo dolore” per gli orrori che si perpetravano tra le mura della struttura di via del Guado. Un gesto che però non basta a cancellare le immagini dei soprusi ai danni dei pazienti non autosufficienti o malati di Alzheimer. Nei giorni scorsi, la presidente aveva parlato di “mancato controllo” nella casa di riposo e aveva puntato il dito contro l’Asl, soggetto a cui spetterebbero, a detta di Astir, i compiti esclusivi di verifica.

Ora, la lettera di scuse all’indirizzo di chi vive di riflesso la sofferenza degli anziani indifesi. “Non abbiamo voluto affidare alla stampa i sentimenti di profondo dolore per quanto successo perché non volevamo che fossero strumentalizzati – dichiara Giuntoli nella missiva -. Non abbiamo potuto esprimerli in modo tempestivo perché non avevamo i vostri riferimenti. Lo facciamo ora, con questa modalità, pur sapendo che niente può alleviare la vostra sofferenza se non la certezza che i fatti emersi pongano le condizioni per una nuova speranza. So che anche coloro che hanno lavorato con serietà ed amore e che in questo momento rischiano di perdere il lavoro, pongono in primo piano la vostra sofferenza rispetto alla loro angoscia”.

A chiudere il documento, la formula di scuse e l’invito ad un confronto diretto per fare chiarezza. “Vi chiedo a nome di tutto il Consorzio umilmente perdono – conclude la presidente Giuntoli – e vi do la piena disponibilità ad incontrarvi. Voi – termina – avete i nostri riferimenti”.

G.G

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don Serafino Romeo
don Serafino Romeo
8 anni fa

Giusto il licenziamento. I preti vengono messi subito alla gogna e questi possono continuare a lavorare!