5 per mille: record di preferenze per la Lilt, fanalino di coda Italcaccia. Ecco quanto incassano le associazioni pratesi


Assieme alle donazioni, è uno dei principali mezzi di finanziamento delle associazioni di volontariato e questo spiega perchè ogni anno oltre 200 soggetti pratesi chiedono di esservi ammessi. Parliamo del 5 per mille, la quota di imposte a cui lo Stato rinuncia e che ciascun contribuente può scegliere di destinare ad una organizzazione no-profit o Fondazione, attiva nel mondo del volontariato, della ricerca scientifica, dello sport e della cultura.
Se a luglio è scaduto il termine per le dichiarazioni dei redditi 2014, di recente l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la lista dei beneficiari per l’anno 2013 con l’ammontare dei relativi contributi. Sono 184 le associazioni ed enti con sede nel Comune di Prato ammessi, che si spartiscono nel complesso 484.985,47 euro. La media dei contributi per ciascun soggetto è dunque di circa 2.635 euro, ma chi ha ottenuto maggiori preferenze ha ovviamente raccolto di più.
Nell’elenco – che a livello nazionale vede in testa l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (54,57 milioni di euro raccolti) seguita da Emergency (quasi 12 milioni di euro) – l’associazione che raccoglie di più a Prato è la sezione locale della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) con 35 mila euro. Sono state infatti ben 1.256 le persone che hanno scelto la Lilt. A seguire la onlus Ciaolapo impegnata nella ricerca sulla morte perinatale e nel sostegno psicologico ai familiari che hanno perso un bambino durante la gravidanza, che ha ricevuto 25.263 euro frutto di 1.043 preferenze.
Terza in ordine di preferenze – 831 – l’Arciconfraternita della Misericordia di Prato che ha beneficiato di poco più di 21 mila euro. L’Associazione Sandro Pitigliani per la lotta contro i tumori e l’omonima onlus, messe assieme, nel 2013 hanno raccolto circa 28 mila euro.

In pochi pensano al Comune
Al quinto posto il Comune di Prato, che potrà mettere a bilancio 14.814 euro. Forse anche per la grande vocazione al volontariato, non sono molti i pratesi che hanno pensato al proprio Comune nel compilare la dichiarazione dei redditi: soltanto 462, assai lontane dalle oltre duemila preferenze del Comune di Firenze, ma dietro anche al Comune di Livorno (588 scelte e 17.221 euro raccolti) e in linea con altri comuni meno popolosi come Pisa, Lucca e Grosseto (attorno alle 425 preferenze).
La Diocesi di Prato ha ricevuto dal 5 per mille 14.504 euro; seguono due onlus: l’Associazione I cinque pani (14.216 euro) e la cooperativa Kepos (13.986 euro). Al nono posto tra le realtà del comune di Prato troviamo la prima associazione sportiva: il Volley Viaccia, capace di raccogliere 375 scelte per oltre 12 mila euro. La Pubblica Assistenza l’Avvenire si ferma a 12,224,70 euro nonostante le 561 preferenze.
Opera Santa Rita e Associazione Giorgio La Pira sfiorano rispettivamente i 12 mila e i 10 mila euro. Bene la onlus “Regalami un sorriso”, impegnata nella donazione di defibrillatori alle associazioni sportive, che ha ricevuto 332 preferenze e circa 9400 euro.

Cultura, risultati a sorpresa
Tra gli enti attivi nella cultura, la prima della lista è la Fondazione Rete Toscana Classica (168 adesioni e 7.335 euro raccolti), seguita dall’Istituto di studi storici postali (108 e 5.385 euro) che supera realtà più conosciute come la Camerata strumentale Città di Prato (39 preferenze e 1.566 euro), il Museo del Tessuto (34 acelte e 1.306 euro), la Fondazione Datini (12 e 370 euro) e il Centro di scienze naturali (18 e 351,59).

Le curiosità
Tra le curiosità i buoni risultati dell’associazione dei genitori dell’Istituto comprensivo Mascagni (138 preferenze e 2389 euro), e i numeri del Conser: un solo contribuente ha scelto di aiutare l’organizzazione non lucrativa di utilità sociale ma il suo 5 per mille è “pesante”, 161 euro che portano il Conser al 150° posto tra gli enti pratesi.
Molto meno ha devoluto l’unico contribuente che ha scelto la sezione pratese di Italcaccia: 0,28 euro. Ma ci sono anche sette associazioni pratesi che non hanno ricevuto niente. Nonostante per tanti si tratti di piccole cifre, è in crescita il numero delle associazioni che chiedono di iscriversi alla lista dei beneficiari del 5 per mille: nel 2010 in provincia di Prato lo avevano fatto 215 soggetti. Quest’anno i richiedenti sono 240.

Dario Zona

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