16 Agosto 2015

Disservizi Sanità, ecco il dossier del Centro per i diritti del malato. Baldi: “Le istituzioni tendono a evitare il confronto”


Anche quest’anno a Ferragosto, puntuale come sempre, arriva il Dossier sui disservizi della sanità pratese redatto da Cittadina attiva-Centro per i diritti del malato, presieduto da Fabio Baldi. Il dossier è stato inviato anche al sindaco Matteo Biffoni e al vicecommissario dell’Asl 4, Simona Carli. “Vogliamo evidenziare come le istituzioni tendano, non rispondendo alle nostre richieste, ad evitare il confronto” afferma Baldi. “La nostra attività si muove nello spirito di una costruttiva collaborazione con tutti i rappresentanti istituzionali, collaborazione finalizzata a perseguire e migliorare la qualità dei servizi dovuti e offerti ai Cittadini, per avere davvero sempre il cittadino al centro dell’attenzione. Nel periodo estivo – aggiunge Baldi – a causa delle ferie e relativa riduzione dei posti letto, purtroppo, in tutti gli ospedali italiani ciclicamente si ripresentano i disagi per gli utenti e i ‘rallentamenti operativi’ nelle prestazioni ordinarie che saranno come sempre, riassorbite nei mesi successivi” afferma Fabio Baldi, presidente del Centro per i diritti del malato. Le nostre richieste, le proposte e i suggerimenti in molte occasioni sembra che non trovino riscontro. Infatti ci sono alcuni casi in cui, nei tempi previsti, non ci pervengono risposte, come se quanto abbiamo espresso con le nostre segnalazioni non esistesse. Ed è su questi fatti che è nostro compito, con la indispensabile condivisione degli organi di informazione, tenere viva l’attenzione dei cittadini e delle amministrazioni interessate, perché si tenga conto che i cittadini devono sempre ricevere delle risposte su cui, se necessario, potersi confrontare. Senza risposte non c’è confronto e mancherà sempre la necessaria condivisione e partecipazione.”

Di seguito le richieste contenute nel dossier:

1) Fra poche settimane aprirà il cantiere stradale di via Foscolo con la coseguente eliminazione del “piccolo parcheggio gratuito” posto nei pressi dell’ospedale. Sarà forse l’occasione per togliere in via definitiva la libertà di scegliere frà un parcheggio gratuito e una “nuova tassa sulla salute”? Oppure saranno previsti parcheggi gratuiti ai lati della nuova strada? E in questo caso quanti posti auto gratuiti saranno realizzati? E quali saranno i tempi di fine lavori? Il parcheggio a pagamento del Santo Stefano, comunque, continua ad avere dei costi orari, da noi, non condivisi.

2) A tutela della salute dei bambini, abbiamo ripetutamente richiesto di vietare il fumo nei parchi pubblici, almeno nelle aree dove sono posizionati i giochi per i bambini. In questo caso dobbiamo ricordare che oltre ai danni prodotti dal fumo passivo e dal cattivo esempio, i mozziconi di sigaretta gettati a terra nei parchi, sono un serio problema di inquinamento ambientale poichè la raccolta risulta particolarmente difficile, infatti com’ è noto le cicche di sigarette si incastrano ovunque e gli addetti alle pulizie hanno difficoltà a rimuoverle. Sull’argomento finora non abbiamo avuto nessuna risposta. Coloro che hanno dipendenza dal tabacco, non tengono conto del divieto di fumo neppure nelle aree di rispetto dell’Ospedale Santo Stefano, approfittando della scarsità dei controlli. Come è notorio, dalle statistiche risulta che in Toscana i decessi, per malattie correlate al tabagismo, siano oltre quattromila ogni anno. E sempre in base alle statistiche, nella nostra provincia ogni anno muoiono oltre quattrocento persone per malattie attinenti al fumo del tabacco. Le malattie correlate al tabagismo rappresentano un alto costo sociale e pertanto anche la nostra Asl, presso il Sert, ha un Centro Antifumo, che svolge attività di diagnosi e cura delle dipendenze e fornisce sostegno a coloro che intendono smettere di fumare. Al Centro Antifumo si praticano con successo gli incontri mirati ad aiutare i tabagisti a uscire dalla dipendenza dal tabacco. Con la buona volontà e con l’aiuto dei nostri esperti professionisti, diventa più facile liberarsi dalla dipendenza del tabacco.

3) Siamo ancora in attesa di risposte cocrete per quanto riguarda la realizzazione, nei parchi pubblici, di giochi specifici dedicati ai bambini con difficoltà motorie. Nella nostra provincia l’unico comune che di recente ha provveduto in merito è il comune di Montemurlo.

4) La necessità di “migliorare” la cartellonistica stradale per raggiungere l’ospedale Santo Stefano è particolarmente avvertita da i Cittadini che vengono da altre provincie e che spesso, con ragione, ci chiedono di intervenire presso chi di competenza.

5) Da alcuni mesi più volte, abbiamo richiesto di spostare il capolinea LAM dell’ospedale e posizionarlo all’ingresso visitatori per evitare un inutile disagio agli Utenti del servizio pubblico. Prima della stagione invernale riteniamo sarebbe utile che fosse realizzato nell’interesse dei Cittadini. Siamo ancora in attesa di risposte ufficiali alle nostre numerose richieste.

6) A seguito delle ripetute promesse dell’ex assessore regionale alla sanità, abbiamo richiesto di conoscere il numero reale dei posti letto attivi, dedicati alle cure intermedie e la loro ubicazione. Saremo grati di ottenere i dati richiesti.

7) Le nostre segnalazioni sulla presenza di porte anti disabili all’ingresso della sala d’attesa del pronto soccorso, allo spazio barellati, alla palazzina ovest dell’ex ospedale e le nostre ripetute richieste di nuove modifiche della cartellonistica di accesso alla camera calda, finora non hanno trovato riscontro. In attesa che vengano prese in carico le suddette richieste, siamo a disposizione per condividere le soluzioni ed evitare ulteriori inutili sprechi di risorse pubbliche.

8) La richiesta dei Cittadini e degli Operatori di avere riposizionati i distributori di bevande ai piani, finora non è stata accolta. Da alcuni mesi abbiamo richiesto inutilmente un tavolo di lavoro con la Direzione, Vigili del Fuoco, Gestore e Centro per i Diritti del Malato. Le risposte scritte che ci sono pervenute finora non ci appaiono convincenti. E’ nostra opinione che ci possano essere spazi di condivisione nel rispetto delle leggi e nel primario interesse dei cittadini/utenti. Nell’occasione vogliamo ricordare ancora una volta, che gli operatori con gli utenti e i loro familiari si lamentano per la difficoltà di consumare un semplice caffè o procurarsi una bottiglietta d’acqua fresca anche in orari particolari e senza grandi spostamenti.

9) Dopo due anni dall’inaugurazione del Santo Stefano crediamo che siano maturi i tempi per valutare, riflettere e confrontarsi con gli addetti ai lavori, Ordine dei Medici e Collegio Infermieri Professionali, sulla realizzazione dell’ospedale per acuti con attività per intensità di cura e se questa decisone sia stata un atto vincente e quindi “esportabile” oppure no. Le nostre rilevazioni fatte finora ci danno un ospedale moderno, funzionale e compatto ma sottodimensionato per il numero dei residenti della nostra provincia e che non trova spazi sufficienti per accorpare, far crescere e offrire tutte le attività sanitarie che prima venivano regolarmente svolte nel vecchio ospedale. In queste condizioni riteniamo doveroso esprimere le nostre preoccupazioni per le eccellenze mediche presenti nel nostro ospedale e che in futuro potrebbero essere sottoposte a penalizzazioni con ricadute e disagi a carico dei cittadini/utenti.

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