Ostensione Cintola, il Vescovo: “Prendiamo esempio da Maria: disponibilità vera nei confronti di chi soffre” FOTO e VIDEO


“Maria trovi ospitalità nelle nostre case, nei nostri progetti e nel nostro divenire”. Il vescovo Franco Agostinelli affida alla Madonna la città e lo fa dal pulpito di Donatello poco prima di benedire la piazza con il Sacro Cingolo, simbolo di Prato. In piazza tantissimi pratesi con il naso all’insù aspettano il momento centrale e più importante dell’8 settembre, “Madonna della Fiera”, la festa cittadina nel giorno in cui la Chiesa ricorda la Natività di Maria.
Come da tradizione per tre volte, il Vescovo ha mostrato la Sacra Cintola ai fedeli, all’esterno dal pulpito di Donatello e all’interno della cattedrale da quello del Ghirlandaio. L’antico rito della cerimonia prevede che la preziosa reliquia venga estratta dal tabernacolo dove viene custodita alla presenza di quattro testimoni scelti dal Comune e dalla Diocesi, proprietari del Sacro Cingolo. Per questo compito sono stati chiamati Angela Magni, campionessa paralimpica pluripremiata, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il prefetto di Prato Maria Laura Simonetti e don Filippo Landini, parroco di San Godenzo in diocesi di Fiesole, fratello di Agnese, la moglie del premier Matteo Renzi.

Guarda l’ostensione della Sacra Cintola nel video tratto dalla diretta di Tv Prato.

“Oggi abbiamo condiviso e ascoltato tante parole – ha detto mons. Agostinelli dal pulpito di Donatello – tutte di alto profilo morale e utili al confronto tra di noi, ma vorrei che fra le tante una rimanesse incisa nel nostro cuore: Maria Santissima. La nostra patrona, che ci lega l’un l’altro con la sua cintura e ci tiene insieme. Questa icona, quella del Sacro Cingolo, è il significato stesso della città e vorrei che il nome di Maria fosse legato alla storia e alla concretezza del nostro vivere. Indica un cammino per tutte le persone, è una strada necessaria, una parola esigente ma vera fonte per salvarci dai tanti inganni del mondo, dai quali dobbiamo salvagardarci”.
Il vescovo ha affidato Prato a Maria e il messaggio di Maria ai pratesi: «Questa icona meravgliosa il Signore oggi viene a consegnare alla città di Prato, ad ogni cittadino di Prato. Facciamo in modo che Maria Santissima trovi ospitalità nei nostri progetti, nelle nostre vite. Anche lei ha colto una parola che non le sembrava forse sempre realizzabile e ha chiesto: “Come è possibile tutto questo?” Ma poi di fronte alla proposta del Signore che insisteva attraverso le parole dell’angelo, ha detto: “Ecco io sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua Parola”. Anche noi dobbiamo allora seguire questa strada della disponibilità piena e della disponibilità vera, e vogliamo raccogliere l’invito di Maria e le sue sobrie parole quando di fronte ad una necessita impellente, di fronte a ad un futuro incerto, di fronte alla difficoltà di persone che sono qui a Prato e che vengono a Prato portando la loro storia fatta di dolore e di sofferenze, vogliamo raccogliere quell’invito che Maria Santissima ci ha rivolto: “Fate quello che il Signore ci dirà”».

Foto di Anita Scianò ed Elena Simonetti

 

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