7 Ottobre 2015

Dopo il Gufo anche la libreria Equilibri annuncia la chiusura. Confesercenti: “Difficile fare commercio tra spaccio e criminalità”


Si arrende anche la libreria Equilibri. Nelle vetrine di via Magnolfi i cartelli parlano chiaro: su tutti i libri ci sono sconti fino al 50% perché dal 1 dicembre prossimo la saracinesca non si alzerà più. Otto anni di attività e poi la decisione di lasciare; un altro addio nel mondo delle librerie dopo la notizia, appena qualche giorno fa, della chiusura del Gufo, in via dei Tintori. Una vita diventata impossibile, dunque, per le librerie indipendenti, non legate – come Feltrinelli, Giunti o Mondadori – ai grandi marchi dell’editoria.

Dopo la notizia della prossima chiusura della libreria “il Gufo” e della libreria “Equilibri” di via Magnolfi, Confesercenti invita il Comune ad aprire una riflessione sul commercio in centro storico, che “ha ancora contraddizioni irrisolte”.
Luca Squillante, presidente di Sil Confesercenti Prato, sindacato di categoria delle librerie, titolare della libreria/fumetteria “Mondi Paralleli” accoglie la notizia della chiusura delle due attività con “profondo dispiacere”.
“Il centro di Prato – afferma Squillante – perde due punti di riferimento per la cultura dei ragazzi. Alle difficoltà oggettive del settore si sono sommate problematiche locali legate alla sicurezza e alla legalità del territorio. Entrambe le librerie infatti sono nella zona ormai ben famosa a Prato legata allo spaccio e al consumo di stupefacenti e teatro spesso di episodi di criminalità”.
“Credo sia necessario fare una riflessione tra Istituzioni e associazioni di categoria per capire se ci siano delle soluzioni o delle idee per invertire la tendenza che si sta manifestando in questo ultimo periodo nel centro di Prato. Se da un lato si è avuto una proliferazione di locali e ristoranti che hanno rivitalizzato il centro nelle ore serali, – dichiara ancora Luca Squillante – dall’altro tutte le categorie del “non alimentare” stanno soffrendo”.
Il problema della sicurezza nella zona via Magnolfi, Serraglio, via Tintori secondo quanto denunciato dai commercianti non sembra trovare una fine. “È difficile fare commercio in queste condizioni” conclude Confesercenti.

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Pisolo
Pisolo
8 anni fa

Secondo me lo spaccio e la criminalita’ non c’entrano niente perche’ se voglio comprare un libro alla librerie gufo od equilibri mica ci rinuncio perche’ nei pressi di queste si spaccia, il problema e’ diverso e deriva da piu’ fattori: c’e’ un ridotto interesse per la cultura e per la lettura, internet con la possibilita’ di scaricare ebook e con la possibilita’ di acquistare libri in una infinita’ di siti e’ un altro elemento ,infine andando al supermercato troviamo libri in vendita talora a prezzo ribassato. Mi dite come fanno a vendere le librerie e cosa c’entrano lo spaccio e la criminalita’. Dovessi aprire un esercizio commerciale in questo momento mai e poi mai aprirei una libreria!