12 Dicembre 2015

A Prato un dormitorio femminile per donne in difficoltà: i proventi dell’Avvento di Fraternità per “Casa Agar”


Un dormitorio in cui le donne senza casa potranno sostare, anche con i loro figli: è l’obiettivo di quest’anno dell’Avvento di Fraternità, con la raccolta straordinaria in tutte le chiese della diocesi alle messe di sabato 19 e domenica 20 dicembre che sarà utilizzata per i lavori di ristrutturazione di «Casa Agar», il primo dormitorio femminile di Prato.
«Un progetto che rappresenta un’opera di misericordia – spiega Idalia Venco, direttrice della Caritas diocesana – che realizziamo proprio in questo anno giubilare. Ancora è presto per sapere quando potrà essere inaugurata questa struttura e il costo complessivo dei lavori, ma siamo comunque convinti che rappresenti un passo importante per tutta la città. Al momento mandiamo le donne con questo tipo di difficoltà dalle suore di Madre Teresa a Firenze, ma avevamo chiara sin dall’inizio la necessità per Prato di dotarsi di un proprio dormitorio femminile».
La struttura è di proprietà della parrocchia di San Silvestro a Tobbiana, per cui non saranno necessari soldi per l’acquisto, ma solo per la ristrutturazione: potranno alloggiarvi per un mese all’incirca otto persone, anche con figli a carico. Oltre a un letto per dormire, verrà fornita alle donne e ai loro bambini la cena e la colazione.
«Abbiamo questa struttura in via per Casale e intendevamo utilizzarla per scopi sociali; – racconta il parroco di Tobbiana, il canonico Alessandro Magherini – poi siamo venuti a sapere che la Caritas cercava una casa per realizzarvi il dormitorio. A questo punto abbiamo dato la nostra disponibilità: la casa è della grandezza giusta per realizzarvi un alloggio temporaneo per donne senza una casa». «Il nome – sottolinea con un sorriso don Magherini – è venuto in mente proprio a me, pensando alla storia della schiava di Abramo, cacciata e rimasta senza casa assieme al suo bambino. Come Agar è stata aiutata dal Signore, anche noi vogliamo cercare di dare una mano a chi non ha un tetto sulla testa». La Caritas e la parrocchia sperano di riuscire a coprire i costi di ristrutturazione proprio con i proventi dell’Avvento di Fraternità 2015, mentre per l’acquisto degli arredi interni è già stato presentato un progetto per ottenere fondi dell’8Xmille; come detto non è ancora possibile definire tempi certi per l’apertura della casa, che però dovrebbe dare già un primo aiuto il prossimo anno, dal periodo autunnale o invernale.
«Casa Agar» è solo l’ultima delle strutture del genere aperte dalla diocesi e dalle associazioni cattoliche del nostro territorio: il dormitorio maschile di via del Carmine gestito dalla La Pira, la Casa accoglienza il Soccorso (ex Casa della Giovane), Casa Aurora sono solo alcune delle strutture che tendono la mano a chi ha bisogno grazie alla carità della nostra Chiesa.

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