Dopo essere stata aiutata dai poliziotti, che le hanno pagato l’albergo per farle trascorrere la notte (LEGGI L’ARTICOLO) oggi pomeriggio si è presentata agli uffici di via Roma chiedendo sostegno al Comune. Il suo è un caso ben noto ai servizi sociali perché già in passato aveva fatto presente le sue precarie condizioni economiche: separata dal marito, senza un lavoro fisso, la signora è stata aiutata in più occasioni con contributi economici. Cinque mesi fa la donna ha lasciato una casa in affitto in via Zarini senza che ci fosse uno sfratto e al momento sia la madre sia la figlia di 17 anni risultano convivere ciascuna con il rispettivo fidanzato.
L’ultima volta che la signora si è rivolta ai servizi sociali è stato venerdì scorso: la donna ha chiesto un immediato contributo economico in contanti necessario per raggiungere la sorella a Milano. In quell’occasione oltre a darle un contributo le è stato fissato un appuntamento per il prossimo 10 dicembre. La donna oggi pomeriggio è tornata ai servizi sociali e ha riferito che per qualsiasi soluzione abitativa può attendere giovedì prossimo. L’assessorato può garantire da subito per madre e figlia una collocazione adeguata alle esigenze.
Domanda: se ha chiesto un contributo economico per andare a Milano (che le è stato concesso) venerdì, come mai siamo a lunedì, i soldi li ha finiti ed è ancora a prato? Ora provo anche io a fare un bancomat in comune, se danno contanti con questa facilità.