21 Dicembre 2015

Il consiglio regionale approva la riforma della Sanità. Ma il Pd è costretto a rinunciare a 57 articoli e il Comitato per il referendum abrogativo non si arrende


Al termine di una seduta record durata cinque giorni, con due notti in bianco trascorse in aula a votare fra sbadigli, colpi di sonno, interventi fiume e qualche botta e risposta dai toni piuttosto accesi come la replica del governatore Rossi al Movimento 5 stelle, il consiglio regionale ha approvato la riorganizzazione dei servizi sanitari toscani con il voto favorevole del solo Pd . Contraria in blocco l’opposizione – Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento cinque stelle, Lega e Sì Toscana sinistra – anche alla luce della decisione della maggioranza di stralciare dal testo di 151 articoli gli ultimi 57 per arrivare nella notte fra sabato e domenica all’approvazione, obiettivo messo seriamente a rischio da oltre 16mila emendamenti presentati dalle minoranze.
I punti cardine della riforma è stato comunque approvato e conferma l’accorpamento delle Asl da 12 a 3 dal primo gennaio 2016 introducendo nuovi modelli organizzativi attraverso i dipartimenti delle professioni e gli ospedali messi in rete e una programmazione per area vasta con un ruolo strategico affidato ai sindaci per i servizii territoriali. Le norme stralciate riguardavano altri aspetti meno sostanziali per l’avvio della riorganizzazione delle Asl, come il ruolo del consiglio sanitario, la commissione di bioetica e altri organismi.

La nuova legge vanifica gli sforzi del Comitato promotore del referendum abrogativo, che aveva raccolto 55 mila firme contro la riforma della sanità regionale. Il Comitato non getta la spugna e dà appuntamento a mercoledi 23 dicembre, nella sede del palazzo regionale. “Tutti i cittadini sono invitati a prendere parte a questa giornata che serve per fare il punto della situazione sull’iniziativa referendaria – scrive il Comitato -. Come sapete è stata approvata la legge anti-referendum e, come previsto, non sono state ancora verificate le firme depositate in Regione il 4 novembre. La data ultima per l’invio del verbale da parte del collegio di garanzia a Rossi è il 3 gennaio 2016, a partire da questa data scattano due mesi (circa) per la modifica del quesito referendario e dal 4 marzo occorrono dai quattro ai sei mesi prima della chiamata alle urne per i cittadini. Con l’usuale tempistica posta in essere è logico aspettarsi che le votazioni siano indette per l’autunno del 2016.
Vogliamo, però essere anche ottimisti e ipotizzare che se il verbale venisse inviato entro fine dicembre e i due mesi per la modifica del quesito si riducessero a 50 giorni allora potremmo sperare di andare a votare il 26 giugno 2016. Tutto questo dipende dal Presidente del Consiglio Eugenio Giani e dal nuovo collegio di garanzia. Su di loro riponiamo la nostra fiducia”.

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pisolo
pisolo
8 anni fa

A me questi del PD mi sembrano pazzi : che senso ha votare una legge di riordino, a dir poco assurda, contro il parere di tutte le opposizioni , ma soprattutto avendo contro i cittadini che in fondo sono i fruitori dei servizi sanitari, cercando di tagliarli fuori dalla possibilita’ di esprimere un loro parere legittimo attraverso l’istituto referendario..Questa scelta fatta sulla pelle della gente e soprattutto fatta con una prepotenza che ricorda regimi del passato, creera’ sicuramente un boomerang che finira’ per colpire chi lo aveva lanciato e sara ulteriore causa di distacco tra la poliica e la gente. Io credo che si dovrebbe introdurre una clausola per la quale, coloro che guidano la cosa pubblica prima di ricoprire incarichi direttivi, dovrebbero sottoporsi ad una perizia psichiatrica. Oppure Rossi e company pensano che la gente sara’ loro grata per lo sforzo fatto per peggiorare la qualita’ e l’assistenza sanitaria?Ovvero pensan che la riforma proposta porti nuova luce sui servizi al cittadino? Caro Rossi son finiti i tempi in cui i politici potevano perpetare qualsiasi nefandezza a danno dei cittadini e questa prendeva corpo in un silenzio assordante frutto della disinformazione : oggigiorno non è piu’ cosi’ e te ne accorgerai a breve se il tuo progetto/scempio sull’aereoporto di Peretola continuera’ ad avanzare ed anche a proposito di questa riforma che tu hai voluto approvare in tempi record per tagliar fuori il referendum abrogativo: la gente non molla e per te ed il tuo consiglio sara’ dura, molto dura e non so se la spunterai. Mi meraviglio di molti consiglieri provinciali del Pd che purtroppo anch’io ho contribuito ad eleggere che nessuno sia attraversato da un lampo di buonsenso e/o da un briciolo di coraggio?