19 Gennaio 2016

Emergenza meningite: in arrivo in città un nuovo ambulatorio per le vaccinazioni


Un ambulatorio dove vaccinarsi contro la meningite. E’ ciò che serve secondo la Federazione dei medici di medicina generale dopo l’ultimo caso della ventisettenne colpita dal meningococco di tipo C, e la corsa al vaccino che da quel momento si sta svolgendo a Prato. Per far fronte alle numerose richieste della cittadinanza, ecco la proposta di istituire un nuovo presidio sanitario, che si aggiungerebbe agli altri già esistenti (via Lavarone e i periferici Poggio a Caiano, Vaiano e Montemurlo). A gestire 2-3 volte la settimana tale attività ambulatoriale saranno i cosiddetti medici “a rapporto orario”, figure professionali all’interno della medicina generale sostanzialmente coincidenti con le guardie mediche. L’Asl, nel corso del comitato aziendale riunitosi ieri, ha dato il proprio parere positivo precisando che occorrerà, però, non meno di una settimana perchè il progetto per l’individuazione dell’ambulatorio venga stilato: si sta cercando uno spazio facilmente accessibile e fruibile, quindi dotato di ampio parcheggio, e vicino al centro cittadino.”Come sindacato avevamo avanzato la proposta già un anno fa, quando avevamo visto la recrudescenza della meningite in zona” riferisce Alessandro Benelli, segretario di Fimmg “allora la dirigenza dell’Asl era diversa e non aveva in effetti la volontà di aprire tale spazio, forse anche per la sottovalutazione del fenomeno meningite. Certo non si sarebbe arrivati all’attuale corsa al vaccino se ci si fosse premuniti in tempi non sospetti e non, come si è fatto, all’insorgere dei vari casi in città. L’apertura di un ambulatorio avrebbe certo aiutato: molti medici di famiglia non hanno aderito alla campagna di vaccinazione anche perchè i vaccini vanno a pesare sulla loro atività ambulatoriale”.
A livello di Regione Toscana, dove si stanno elaborando le strategie da utilizzare nella lotta al meningococco, è sotto particolare osservazione la tematica, non ancora chiara, dei portatori sani della malattia. Proprio a causa di questi ultimi l’Asl nei giorni scorsi avrebbe raccomandato di ricorrere alla profiassi antibiotica anche ai vaccinati che avessero frequentato persone colpite da meningite. Una prescrizione che ai più è sembrata quantomeno paradossale facendo sorgere dubbi sulla reale efficacia del vaccino, ma, a quanto pare, motivata dal timore che tra i vaccinati si possano celare portatori sani potenzialmente pericolosi per i non vaccinati. “Stiamo lavorando con l’Istituto Superiore di Sanità a fronte di un fenomeno che riusciamo a spiegare poco e che colpisce la Toscana più delle altre regioni” commenta Stefania Saccardi, assessore regionale alla Sanità “ci troviamo in una materia in costamte evoluzione: adesso abbiamo per esempio cominciato anche a fare tamponi a coloro che si vaccinano per valutare la tematica dei portatori sani”.

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