Si è insediato a Prato il nuovo Questore Paolo Rossi, che dal 1 gennaio scorso sostituisce Filippo Cerulo, il quale ha lasciato l’incarico per il raggiungimento della pensione. Cinquantasei anni, livornese, sposato, con tre figli, Rossi si è definito un “poliziotto nato nella strada e sempre in mezzo alla gente”. Il nuovo questore ha ricoperto fino a pochi giorni fa l’incarico di vicario a Livorno, dove si è formato professionalmente e ha ricoperto anche i ruoli di capo della squadra mobile e dell’ufficio di gabinetto. Nel suo curriculum ci sono anche esperienze alla Questura di Genova e alla polizia di frontiera. E’ diventato dirigente superiore grazie al corso di formazione per alti ufficiali delle forze dell’ordine a Roma. Un corso nel quale spesso – ha riferito – si è parlato di Prato, presa ad esempio per le sue specificità legate a composizione sociale e presenza migratoria. “Questa città ha la massima considerazione da parte dell’amministrazione di pubblica sicurezza” – ha detto il nuovo questore si è detto orgoglioso e felice per la nuova assegnazione, peraltro da lui stesso richiesta.
Dopo aver preso servizio nei giorni scorsi nella nuova sede, oggi pomeriggio il questore, che gode di grande considerazione a livello centrale e su cui sono riposte molte attese, ha incontrato per un’ora – in Comune – il sindaco e il sottosegretario pratese Antonello Giacomelli.
“Sono contento che il questore abbia espresso soddisfazione per questa nomina sia da un punto di vista personale che professionale – ha commentato il sindaco Biffoni a margine dell’incontro -. E’ ben documentato sulla realtà del territorio pratese e pronto a lavorare per il bene della città. Come sempre garantiamo la massima collaborazione istituzionale e con il comandante della Polizia municipale Andrea Pasquinelli abbiamo fatto il punto su quelli che, dal nostro punto di vista, sono i problemi principali della città”.
Mah, qui c’è qualcosa che non torna : io sapevo che era di Santa Lucia e qui lo presentano come Livornese, parlano di Livorno e Genova come luoghi di formazione e di lavoro nella Polizia, ma a me risultava che fino ad ora avesse giuocato solo a calcio nel Vicenza e nella Juve oltre che nella nazionale. Deduco quindi trattarsi di una omonimia: peccato perché pablito questore non lo avrei visto male!