4 Gennaio 2016

Pronto soccorso, “tanta pressione, abbiamo chiesto aiuto per ingrandirci”. Boom di 340 accessi per Santo Stefano


Una media che supera i 300 accessi al giorno, da Natale a oggi. E un picco di 340 ingressi per Santo Stefano. E’ un dato che fotografa la situazione di grande pressione a cui è sottoposto il pronto soccorso di Prato in questi giorni di festività. Numeri ben oltre la media dei circa 270/280 ingressi al giorno registrati nel 2015, che complessivamente si chiude con più di 98mila accessi. In pratica per queste festività natalizie si sono registrati in media più di 12 accessi l’ora, un nuovo ingresso ogni 5 minuti, con punte di un ingresso ogni 1,5 minuti durante le ore centrali del giorno: un fiume inarrestabile che solo in parte può essere spiegato con il periodo di vacanza dei medici di famiglia o l’arrivo dei primi freddi. Non è la prima volta che in coincidenza di periodi festivi o in occasione di picchi influenzali il pronto soccorso di Prato si trovi ad essere congestionato. Addirittura nel periodo estivo si registrarono oltre 1000 accessi in un week end a causa del caldo record. Una situazione di grande pressione confermata da medici e sanitari. “Inizia ora la stagione delle malattie di stagione respiratorie e infettive”, conferma il direttore del pronto soccorso, Simone Magazzini, al lavoro in questi giorni a supporto dei 5 o 6 colleghi per turno. Magazzini rassicura su “tempi di attesa per una visita non lunghissimi, una media di 40 minuti, anche se uno su cinque aspetta oltre un’ora”, e aggiunge anche che “la situazione nei pronto soccorso di tutta l’area vasta è simile: a Prato si sente un po’ di più perché è più grande” (essendo l’unico in tutta la provincia, ndr). I numeri degli accessi del 2015 sono comunque in linea con quelli dell’anno precedente; mentre si registra un incremento notevole rispetto ai numeri del 2010, quando gli accessi giornalieri avevano una media di 200 al giorno. “Abbiamo chiesto aiuto alla Agenzia regionale di Sanità per rivedere e ripensare parte degli spazi interni al pronto soccorso perché abbiamo l’esigenza di migliorare. E’ chiaro che non si fa in un giorno ma credo sia necessario lavorarci. Per ora stiamo rivedendo gli spazi visita interni e reclutando qualche spazio intorno al Pronto soccorso per ampliare un minimo gli spazi visita. Altre strategie tipo i letti di cure intermedie sono scelte che fa l’azienda e non il pronto soccorso, ma sono comunque strategie a cui il sistema sta lavorando”. 

Lu. Pe.

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Alberto
Alberto
8 anni fa

Cosa si aspettavano, tutti i medici di famiglia in vacanza, una città di 250.000 abitanti meno il 30% di posti letto. E vogliono buttare giù il vecchio.

pisolo
pisolo
8 anni fa

Per forza, dican di si a tutti anche a quelli che dovrebbero essere rispediti a casa! Eppoi si lamentano!

Pippoelprimero
Pippoelprimero
8 anni fa

Ringraziamo rossi…e chi lo ha votato.

claudio2016
claudio2016
8 anni fa

Prima di rispedire a casa chì si presenta al pronto soccorso ci lavorassi io ci penserei 3 volte visto le denunce che vengono fatta e medici ed infermieri.
Questa è la sanità che abbiamo diversa da asl ad asl da regione a regione. Occorre recuperare una governance nazionale e mandare a casa i troppi direttori e dirigenti attacati alle loro poltrone. Ma questa è una riforma che nessuno farà.