22 Gennaio 2016

Riordino delle Camere di Commercio, 30 possibili esuberi tra Prato e Pistoia. Giusti: “Non sono disposto a fare il tagliatore di teste”


Sulle Camere di Commercio torna ad aleggiare lo spettro dei tagli. Dopo la sforbiciata al diritto annuale – che entro il 2017 porterà al dimezzamento dell’unica forma di finanziamento per gli enti camerali -, il Governo è pronto a stringere la cinghia attorno al personale dipendente.

Il Consiglio dei Ministri dovrebbe, a stretto giro, varare il decreto legislativo di riordino del sistema camerale e i sindacati sono pronti a dare battaglia: il testo circolato negli ultimi giorni – spiegano le sigle toscane di Cgil, Cisl e Uil – “prevede infatti una riduzione del 15% degli addetti, con ulteriori incrementi fino al 25% per le Camere di Commercio accorpate”. Come nel caso della Camera di Commercio di Prato, che procede a passo svelto verso la fusione con Pistoia e che potrebbe vedere una riduzione complessiva, tra i due territori, di circa 30 unità. Potrebbero sfiorate quota 200, secondo i calcoli, gli esuberi nell’intera regione.

“Questo ci preoccupa – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Prato, Luca Giusti – perché riteniamo che non si possa chiudere per legge una realtà che funziona e che lavora a supporto delle aziende del territorio. Si parla tanto di furbetti del cartellino, che timbrano e non si recano sul posto di lavoro: non è il caso del nostro personale, che svolge le mansioni nel rispetto delle norme, con precisione e soprattutto senza pesare sulle casse pubbliche”.

A livello nazionale è già scattato lo stato d’agitazione: l’appuntamento è per il prossimo 5 febbraio a Firenze, con l’assemblea generale di tutto l’organico degli enti camerali toscani. Nel frattempo il pensiero va agli effetti a cascata che l’ennesimo taglio, imposto dall’alto, potrebbe produrre. E rispetto al quale il presidente Giusti prende le distanze.

“Non ho assunto questo incarico per fare il tagliatore di teste o il liquidatore della Camera di Commercio – conclude Giusti -. Inoltre, trattandosi di provvedimenti di carattere nazionale, ritengo necessario un confronto, urgente, con i parlamentari toscani per fare chiarezza. Questo tema è importante e riguarda tutti”.

Giulia Ghizzani

 

 

 

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