Saldi al via, acquisti per 350 euro a famiglia. E con l’arrivo del freddo è caccia all’affare


Tutto pronto per i saldi invernali. A Prato come in tutta la Toscana, le vendite di fine stagione inizieranno il 5 Gennaio e la città, già molto animata per tutte le festività natalizie, entrerà di nuovo in grande fermento. Molti consumatori, infatti, approfitteranno già dei primi giorni di ribassi per la propria caccia all’affare e sicuramente troveranno ottime opportunità di acquisto nei negozi. Secondo le stime di Federmoda Confcommercio, infatti, il clima mite delle ultime settimane ha fatto si che molti capi pesanti siano rimasti al momento invenduti aumentando le possibilità di scelta proprio in occasione dei saldi. Per Confcommercio le vendite di fine stagione confermeranno il trend positivo dei consumi che ha caratterizzato le festività e farà acquisti il 55% dei consumatori, il 3% in più rispetto al 2015. La spesa media a famiglia si attesterà intorno ai 346 euro per l’acquisto di abbigliamento, calzature e accessori.
In crescita comunque la percentuale degli italiani che considera “importante” il periodo dei saldi. Le preferenze vanno, come da tradizione, ai capi di abbigliamento (94,1), calzature (72,8), accessori (30,7) e biancheria intima (26,4). In leggera flessione gli articoli sportivi (17,7) e i prodotti di pelletteria (17,5). Attendono i saldi per acquistare qualsiasi tipo di prodotto soprattutto le donne, i consumatori in età superiore ai 45 anni e le famiglie. In generale però i consumatori stanno iniziando a dare sempre maggiore importanza alla qualità rispetto al prezzo.
Dall’indagine di Confcommercio e Format Research emerge, inoltre, che aumenta la percentuale di chi si sente tutelato acquistando a saldo (dal 62,1% dei saldi di gennaio 2015 al 65%). In lieve diminuzione quanti ritengono che acquistare presso i siti internet sia più conveniente piuttosto che non l’acquisto nei punti di vendita tradizionali.
Dal punto di vista delle imprese aumenta leggeremente la percentuale di quelle che si attende un aumento delle visite in occasione dei saldi di gennaio 2016. La stragrande maggioranza delle aziende rimane contraria alla liberalizzazione dei saldi e delle vendite promozionali. Quasi il 73% ritiene, inoltre, che le promozioni libere prima dei saldi danneggerebbero le vendite del mese di dicembre. Quasi quattro imprese del commercio al dettaglio su cinque si dichiarano d’accordo con la proposta di posticipare la data di avvio dei saldi invernali alla fine di gennaio.
“I saldi sono un’occasione importante per i consumatori a caccia dell’occasione di qualità, sostiene Tiziano Tempestini direttore di Confcommercio Pistoia e Prato. Per gli operatori commerciali sono fondamentali per dare continuità a quei piccoli segnali di ripresa, che si sono registrati negli ultimi mesi. Sicuramente contribuiranno a mantenere in città un clima movimentato e vivace. Con questo tipo di vendita però ricordiamoci che, aumentano i ricavi, ma per le nostre aziende diminuiscono i margini. Per cui anche se prevediamo una crescita media del 3% sul 2015 servono, a sostegno delle aziende, in questa fase di timida ripartenza segnali forti e politiche e rilancio dei consumi nei negozi. Inoltre il clima diventato sempre più mite nella prima parte della stagione determina una riduzione delle vendite di capi più pesanti e di calzature ed accessori di stagione. Anche per questo siamo sempre più determinati a chiedere lo spostamento dei prossimi saldi ad effettiva fine stagione, almeno a fine gennaio.”

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