Quasi 47mila nuovi contratti, di cui hanno beneficiato oltre 36mila persone, con una crescita sensibile dei tempi indeterminati. Qualcosa comincia a muoversi nel mercato del lavoro provinciale.
A dirlo è l’ultimo report sui rapporti dipendenti realizzato dall’osservatorio di Fil: un’analisi che fotografa il saldo fra avviamenti e cessazioni del 2015, e che delinea un deciso cambio di rotta rispetto al 2014. Il bilancio finale è ancora negativo – meno 822 contratti complessivi – ma sembrano essere lontani i numeri del 2013, annus horribilis per l’occupazione, con un saldo fermo a quota -7.600.
“Abbiamo visto un miglioramento costante negli anni, dal 2013 ad oggi – ha sottolineato il sindaco e presidente della Provincia Matteo Biffoni -. Se le cose continuano ad andare così, come ci auguriamo, il 2017 potrebbe essere l’anno della svolta vera. Continuiamo a lavorare e ad osservare attentamente questi andamenti”.
Un mercato, insomma, più vivace, con quasi 10mila aziende tornate a investire nel capitale umano, e in cerca di stabilità. Incredibile a dirsi, raddoppiano infatti i tempi indeterminati (sono oltre 4mila in più) mentre calano gli indeterminati e l’apprendistato. A beneficiare della tendenza, sono soprattutto italiani, maschi e di fasce d’età più mature, tra i 45 e i 59 anni. In valori assoluti, tuttavia, restano sempre i lavoratori cinesi la vera forza trainante del comparto, con oltre 15mila contratti a tempo indeterminato nel 2015.
“Il 96 per cento dei cinesi è assunto a tempo indeterminato – ha ribadito Paolo Sambo della Fil -. La flessibilità se la fanno, per così dire, da soli: quasi sempre la durata del contratto indeterminato è inferiore ad un anno e quasi sempre si tratta di contratti a tempo indeterminato con part-time orizzontale”.
Chiude lo studio il capitolo sui settori produttivi. Bene l’industria e l’artigianato, tiene il manifatturiero (che registra il 7% in più di avviamenti) e crescono i contratti anche nel ramo dell’abbigliamento-confezioni. In terreno ancora negativo, infine, il tessile, da sempre impronta distintiva del distretto.
Giulia Ghizzani
Paolo Sambo avrà voluto dire che, dell’1% di cinesi regolari, a sua volta il 96% è assunto a tempo indeterminato.
Ne riparliamo quando finiranno gli incentivi e senza la tutela dell’art.18 si potranno licenziare gli assunti con incentivi….ero di sinistra, adesso M5S unici a tutelare veramente i cittadini.