7 Marzo 2016

Meningite, Confindustria: “La circolare del Ministero dissuade i turisti”


“Se certamente condividiamo l’intento della circolare, di circoscrivere il fenomeno e spingere ad effettuare specifiche azioni profilattiche, dall’altro crediamo che essa, nella sua autorevolezza sia da un lato altamente informativa, ma dall’altro, soprattutto in chi deve scegliere il luogo dove trascorre un sereno periodo di ferie e riposo, anche decisamente dissuasiva”. E’ quanto scrive Andrea Cavicchi, presidente di Confindustria Toscana Nord ai parlamentari di Lucca, Pistoia e Prato in merito alla circolare del Ministero della sanità riguardo alla meningite, che “ha diffuso un segnale di preoccupazione prontamente colto dai turisti, in un periodo prossimo alle festività pasquali e comunque all’inizio di una stagione che, da calendario, registra un gran numero di ponti”.
Secondo Cavicchi si rende necessario “che inequivocabilmente sia veicolato il messaggio positivo dell’efficacia del sistema di protezione sanitario nazionale, e non già del rischio eventuale di una pandemia, che sinceramente non vediamo”. “Il nostro sistema aggregativo – afferma ancora Cavicchi – mostra anche e forse soprattutto in queste occasioni la propria forza: la rappresentanza espressa non solo su una provincia, ma su un territorio vasto (Lucca, Pistoia e Prato), che ha problematiche comuni ed a cui uno sforzo condiviso può dare migliori risposte”.

Intanto anche la Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) raccomanda ai turisti che si recheranno in Toscana di “evitare luoghi chiusi e affollati” per ridurre il rischio di contrarre la meningite. “Chi vuole venire in Toscana – spiega Francesco Menichetti, primario del reparto malattie infettive all’ospedale di Cisanello (Pisa) e membro Simit – può continuare a farlo tranquillamente, senza rischi, avendo solo cura di evitare luoghi affollati e chiusi. Questo basta per continuare a godere delle bellezze della nostra regione”. Diffuso dalla Simit anche un appello per “una maggiore copertura vaccinale anche tra le fasce di età più adulte, che al momento sono le più a rischio”. “Abbiamo a che fare con un ceppo particolarmente aggressivo (St11) – precisa ancora Menichetti -, che provoca più morti e sepsi aggressive a decorso più rapido rispetto alle meningiti”. La prima caratteristica di questo ceppo “è che circola nei portatori in modo più significativo, nonostante il dato non sia stato ancora confermato”, la seconda peculiarità è “che non rispetta la stagionalità”; la terza, afferma Menichetti è che “non rispetta i gruppi di età, perché ha interessato anche adulti ed anziani, quando solitamente questo tipo di malattia è del giovane o giovane adulto”.

Lo scorso anno in Toscana si cono verificati 42 casi di meningite con 10 morti. Dal gennaio 2016, 10 i casi e 4 i decessi. L’epidemia interessa in particolare alcune zone della Toscana: la provincia di Firenze, di Prato, di Pistoia e di Empoli.

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