8 Aprile 2016

La Misericordia di Prato torna a Sarajevo: dopo un’ambulanza, donata un’opera in marmo di Savelli


Dopo sei anni la Misericordia di Prato è tornata a Sarajevo per consolidare il rapporto di amicizia che lega l’Arciconfraternita alla città bosniaca. Della delegazione fanno parte il provveditore Enrico Benelli, il governatore Maria Petrà, il responsabile dei servizi Cristian Gori e l’assessore comunale Luigi Biancalani insieme alla moglie. Al tempo della primo incontro Biancalani ricopriva l’incarico di proposto dell’associazione. Nella comitiva anche la dottoressa Dusanka Foretic, originaria di Sarajevo e medico del 118 in servizio alla Misericordia, presente con la figlia Marina. 

Nel 2010 la Misericordia donò una ambulanza al Centar za Zdravo Starenje di Novo Sarajevo, un centro diurno per anziani nel quartiere Hrasno. Questa volta invece il gruppo ha portato con sé un’opera in marmo realizzata dal maestro scultore Enrico Savelli, autore della cappella dei «Cirenei» nella sede operativa di Prato.

La delegazione, arrivata questa mattina, rimarrà a Sarajevo fino a domenica. Il sindaco della municipalità di Novò Sarajevo Nedzad Koldzo ha ricevuto il gruppo pratese e lo ha ringraziato per il sostegno e la vicinanza dimostrata in tutti questi anni nei confronti della popolazione. Domani il sindaco e Luigi Biancalani ritorneranno insieme su un importante viale cittadino dove sei anni fa piantarono alcuni piccoli alberi in segno di amicizia e di speranza.

«Ci ha fatto molto piacere vedere l’ambulanza donata dalla Misericordia girare per le strade di Sarajevo – commenta il provveditore Benelli – siamo orgogliosi di questo gemellaggio e felici per il servizio reso agli anziani, ai quali abbiamo deciso di regalare un’opera dello scultore Savelli che andrà ad abbellire il loro Centro diurno».

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