Del Lanificio resta solo il nome. Dalla fine degli anni ’70 infatti la lana ha lasciato il posto al cotone e il Lanificio Europa si è specializzato nella produzione sportswear, pur mantenendo il nome con cui venne fondato nel maggio del 1966. A spegnere le 50 candeline sono stati Luigi e Piero, i due titolari, insieme con figli nipoti e dipendenti raccolti per una messa celebrata nel piazzale. Una famiglia cresciuta intorno allo stabilimento di via Montalese, ampliato nei decenni fino a dare lavoro oggi, tra Chiesanuova Montemurlo e Macrlotto 2, a un gruppo con 220 lavoratori.
Antesignano nella sua produzione, il Lanificio Europa ha progressivamente integrato tutte le fasi della filiera fino ad arrivare a brevettare un filo innovativo chiamato 3twist, elasticizzato ritorto a tre capi. Nel 2011 ha rilevato una confezione, arrivando a chiudere il cerchio di una produzione e vendita rivolta soprattutto ai mercati tedeschi e statunitensi.
Le ricette del successo per Luigi Guarducci sono tre: innovazione, creatività e flessibilità, rispettando sempre servizio e qualità. E, guardando al futuro, augura a figli e nipoti di non perdere mai di vista la cultura della produzione. Altrimenti – dice – rischiamo di perdere la sfida del mercato globale.
Lu. Pe.
