14 Agosto 2016

Liste d’attesa, accesso all’ospedale e violenza sulle donne: i temi caldi del Report sulla Sanità 2016


Come ogni anno, puntualmente a Ferragosto, il Centro per i diritti del malato – CittadinanzAttiva pubblica il Report sulla sanità pratese: luci ma soprattutto ombre del sistema sanitario locale. Quest’anno è riservata una particolare attenzione al problema della violenza sulle donne. Nel 2015 i casi relativi a maltrattamenti su adulti e minori, registrati al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano nell’ambito del progetto Codice Rosa, sono stati 380, più di uno al giorno. Ma è facile intuire che le vittime di vessazioni, minacce e umiliazioni da parte di uomini, spesso affetti da gelosia patologica, siano assai di più. Un problema che secondo il Centro dei diritti del malato, presieduto da Fabio Baldi, va affrontato soprattutto attraverso la formazione delle nuove generazioni. Da qui la proposta di istituire dei percorsi di insegnamento del rispetto verso le donne nelle scuole della provincia, con un decalogo multilingue rivolto a tutte le etnie presenti sul territorio pratese.
Altro tema “caldo” del report è quello delle liste d’attesa per esami e visite specialistiche. Problema annoso che continua a far discutere, alla luce dei numerosi casi che il Centro per i diritti del malato si trova a dover registrare. Baldi incalza la Regione affinché metta mano al problema. “Il nuovo progetto in preparazione da parte dell’assessore Saccardi, per quanto a nostra conoscenza, non ci convince e non riteniamo che possa portare importanti risultati positivi. Ci auguriamo vivamente di essere smentiti dai fatti” afferma Baldi.
A quasi tre anni dall’inaugurazione continuano le criticità del nuovo ospedale, a cominciare dalla mancanza di porte di ingresso a misura di disabili, come nel caso del pronto soccorso, e percorsi protetti per proteggere dalla pioggia e dal vento i pazienti che arrivano al Santo Stefano. Lacune, queste, evidenziate più volte dal Centro per i diritti del malato che chiede anche l’installazione di distributori automatici di bevande e snack ai piani. La loro assenza, infatti, crea disagi agli operatori e agli utenti dell’ospedale, soprattutto nelle ore in cui il bar interno è chiuso per riposo, costringendoli ad uscire dai reparti alla ricerca di un distributore. Da migliorare anche la segnaletica stradale che indica il percorso per raggiungere il Santo Stefano. Baldi chiede inoltre di avvicinare all’ingresso del nosocomio anche il secondo capolinea della Lam.
Infine, ma non per ultimo, il servizio di radioterapia attivo presso la Casa di cura Villa Fiorita. Il bunker realizzato circa dieci anni è predisposto per l’installazione di due acceleratori lineari, ma ad oggi in funzione ce n’è soltanto uno. Da qui la richiesta del Centro per i diritti del malato di potenziare il servizio installando anche il secondo macchinario.

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